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La MXGP costa troppo, si cambia per aumentare gli iscritti

I cancelletti di partenza sono mezzi vuoti e Infront Moto Racing abbatte i costi per le wild card. Per evitare defezioni nelle qualifiche e il malcontento del pubblico si assegneranno punti anche per le prove ai primi 10 classificati

Ci saranno alcuni interessanti cambiamenti all'orizzonte per la nuova stagione del campionato del mondo di motocross, che inizierà l'11 marzo a Villa La Angostura, in Argentina. Il promoter del campionato ha deciso infatti di correre ai ripari per cercare di rimpinguare il parco partenti dei gran premi mondiali, che hanno visto negli ultimi tempi cancelletti sempre più vuoti.

 

Meno spese, più iscritti

Le griglie complete si sono viste poche volte nello scorso campionato, e spesso dietro alla prima fila si è registrato il vuoto o poco più. Il punto più basso è stato toccato in Indonesia, con solo 10 piloti MX2 al via, tra quelli iscritti al mondiale. Ma non è che altrove siano state tutte rose e fiori. A Matterley Basin, in Gran Bretagna, c'erano solo 25 piloti in MX2 e 29 in MXGP. A Saint-Jean-d'Angély, in Francia, al penultimo gp della stagione erano rimasti solo 19 piloti MX2 e 23 MXGP.

Gli organizzatori hanno perciò deciso di intervenire, innanzitutto sul regolamento: la quota di iscrizione per una wild card in futuro sarà di soli 300 euro, mentre prima era di 1000 euro. Inoltre, in precedenza, le wild card erano accettate solo fino al raggiungimento del limite di 40 piloti, e anche questa restrizione dovrebbe essere revocata. Se perverrà un numero sufficiente di richieste di wildcard, sabato sarà indetta una qualificazione a parte per questi piloti, al fine di riempire tutti i posti disponibili per le gare e avere piloti di riserva in caso di cancellazioni a breve termine.

 

Evitare boicottaggi

A proposito di qualifiche: assumerà importanza la "gara di qualificazione" del sabato per i piloti iscritti al campionato. I punti saranno destinati ai primi 10. Gli organizzatori vogliono così evitare un altro scandalo come quello del GP di Francia a Ernée, quando alcune stelle della MXGP si erano rifiutate di partire dopo un'accesa discussione sulle condizioni meteo e del tracciato. Infront vuole così andare incontro agli spettatori, che rischiano altrimenti di pagare il biglietto, ma di non vedere i propri beniamini sul campo di gara.

 

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