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Ken Roczen trionfa a Parigi: è lui il re del Supercross

Il pilota tedesco si aggiudica tutte le prove di domenica, battendo ripetutamente il rivale Eli Tomac. Dopo il successo nel WSX, arriva un'altra vittoria che certifica il grande stato di forma di KRoc. Rimane da capire con chi correrà l'anno prossimo

Con tre successi in altrettante gare, Ken Roczen (Honda) è stato il primo tedesco a vincere il titolo di "re di Parigi", assegnato a chi conquista il Supercross della capitale francese. Il 28enne di Apolda ha sconfitto il campione statunitense Eli Tomac (Yamaha) in tutte le gare di domenica.

Una tripletta regale

La prova di Roczen è stata impressionante: nella finale decisiva della SX1 di domenica, il campione del mondo Supercross ha prevalso ancora una volta contro il rivale statunitense Eli Tomac. Il tedesco è riuscito a dominare la scena fin dalle prove.

Da parte sua, Tomac non ha lasciato nulla di intentato, senza mai smettere di lottare, ma Roczen ha sempre trovato una risposta ogni volta che Tomac si avvicinava alla sua ruota posteriore. La vittoria di Roczen legittima ancora di più il titolo conquistato nel WSX.

Il duello è stato bellissimo: poco dopo la partenza, Tomac e Roczen hanno attraversato la linea dell'holeshot in volo parallelo, ma Roczen ha immediatamente prevalso. Il turingiano è stato particolarmente convincente nella sezione washboard e ha realizzato le combinazioni di salto con precisione magistrale lungo tutto l'arco della gara. Onore comunque al rivale: il resto del gruppo ha finito la gara a 14 secondi di distanza rispetto ai due battistrada.

Una stagione da incorniciare

Con la sua vittoria a Parigi, Ken Roczen chiude la stagione 2022 con un altro highlight. Ora resta da capire con quale moto e per quale squadra gareggerà negli USA nella prossima stagione, visti i recenti attriti con Honda, che non gli aveva dato il via libera per la serie supercross mondiale. KRoc è attualmente forse ai massimi livelli di sempre come forma fisica, i risultati sono dalla sua parte. A piedi non rimarrà.

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