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Isola di Wight, stop con polemiche alla nuova road race

Il governo locale ha fatto sapere di non avere ricevuto i documenti necessari a rilasciare i permessi alla chiusura delle strade per l'evento, ma gli organizzatori non ci stanno: "Abbiamo portato quanto richiesto nei termini necessari, ma ora non c'è più tempo"
Prima per via del Covid, e ora per mancati permessi: per una ragione o per l'altra, le tanto attese road race dell'Isola di Wight sembrano destinate a non tenersi mai. L'evento inaugurale si sarebbe dovuto svolgere il prossimo aprile, lungo un percorso di 12,4 miglia - chiamato Chale Circuit- nel sud dell'isola. Il tracciato avrebbe dovuto comprendere anche un lungo tratto ad alta velocità della strada militare costiera.

Le ragioni dello stop
Tuttavia, il consiglio dell'Isola di Wight ha rifiutato di approvare la fornitura del Motor Race Order - un documento obbligatorio per consentire la chiusura delle strade durante l'evento - affermando di non aver ricevuto sufficiente documentazione dall'Auto-Cycle Union. Dal canto loro, tanto ACU, quanto i promoter hanno contestato questa versione dei fatti, insistendo nell'affermare di avere presentato i documenti necessari prima della scadenza del 19 ottobre 2021 e che ora non c'è più abbastanza tempo per iniziare i preparativi alla gara, indipendentemente dal fatto che il permesso possa venire approvato. Non essendo poi disponibile un'altra data valida per il 2022, gli organizzatori sono stati costretti a rimandarla al 2023.

Le dichiarazioni
"Abbiamo accettato a malincuore la comunicazione che le gare dell'Isola di Wight non possono essere tenute nelle date programmate per quest'anno - si legge in una dichiarazione degli organizzatori-. La nostra domanda è stata presentata in tempo al Consiglio dell'Isola di Wight, in data 19 ottobre 2021, ma non è stata ancora approvata. Capiamo che ci sono alcune preoccupazioni tecniche, ma questo è fuori dalla nostra volontà e il tempo è scaduto". Il governo locale sostiene di non aver ricevuto i documenti necessari per procedere con il permesso, nonostante l'esperienza di ACU, coinvolta anche nel famosissimo Isle of Man TT. "Il Consiglio era in attesa di ulteriori informazioni dall'Auto-Cycle Union per portare avanti la domanda, ma questa non è stata ricevuta - ha detto un portavoce al quotidiano Island Echo-. Ciò ha fatto sì che, come da normativa di riferimento, la domanda di gara motociclistica non fosse considerata debitamente presentata e non potesse essere presa in considerazione dal consiglio".
Questo episodio è solo l'ultimo colpo inferto al festival, che è stato annunciato a luglio 2020 come Diamond Races e lanciato come la prima corsa internazionale su strada nel Regno Unito. Gli organizzatori avevano previsto introiti per 30 milioni di sterline per l'isola (!) in un momento in cui le imprese locali stanno soffrendo molto a causa del calo del numero di turisti dovuto al COVID-19.
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