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Interviste MotoGP - Max Temporali: “Amo i piloti un po’ carogne come Biaggi, Rossi e Marquez”

La SBK è iniziata e per il debutto della MotoGP mancano pochi giorni. Abbiamo chiesto un pronostico a Max Temporali, "voce" delle derivate di serie che punta forte su Ducati ma vorrebbe anche rirovare Marquez davanti 

"Bastianini in ottica titolo è più interessante di Bagnaia"
La voce della Superbike per Sky è Max Temporali che la nostra Serena Zunino ha incontrato a pochi giorni dalla prima gara della MotoGP e dopo i primi due round delle derivate di serie. Ecco cosa ci ha raccontato in questa intervista esclusiva.

Ti aspetti un altro dominio Ducati-Bautista?
Sì. Questo non vuol dire che vincerà tutte le prossime gare, ma che la sua esperienza lo porterà a concretizzare ancora meglio i suoi weekend di gara. Soprattutto quelli dove magari aveva trovato delle difficoltà, che potrebbero essere ridotte. Ormai va forte sempre: nella Superpole Race, al primo giro, dimostra tutt'altra convinzione.

Cosa ti aspetti da Danilo Petrucci per quanto visto finora?
Ci sono stati segnali molto interessanti, anche se la classifica può essere mortificante per chi lo vede come un grande talento, ex pilota MotoGP. Va considerato che per un anno ha corso in America e non ha avuto quindi il ritmo del Mondiale. Deve riprendere il passo, deve conoscere la moto, le gomme e la squadra. In questo momento all’interno della grande famiglia del team Barni è la punta di diamante e voglio sperare che lo ascoltino. Lui è una spanna sopra, se fa delle richieste è giusto che il team provi a soddisfarle. Bisogna dargli fiducia e coccolarlo. Verrà fuori, a spot, anche quest’anno.

Si contenderanno il titolo i primi tre o ci mettiamo dentro anche Locatelli e Michael Rinaldi?
Faccio fatica e crederlo. Vedo di nuovo una sfida a tre, con la differenza che Bautista ha ancora un vantaggio su Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu. Rinaldi e Locatelli, se si guarda al 2022, hanno avuto un distacco così ampio in termini di punti e per colmare questo gap non basta una stagione. Mi aspetto che lo possano diminuire sensibilmente e sarebbe già un grande traguardo. Magari inserendosi a spot sul podio, come hanno fatto finora.

Passando alla MotoGP, come valuti l’idea delle Sprint Race?
A me piacciono. Ho un punto di vista da appassionato: più tempo li vedo correre e più mi diverto. Al di là del fatto che, con l’esperienza in Superbike, è stato anche interessante vedere come le cose potrebbero cambiare rispetto alle gare più lunghe. Daranno un po’ l’idea di quello che potrebbe succedere il giorno dopo.

Ti aspetti un dominio Ducati anche in MotoGP?
Ducati resta il punto di riferimento come chiunque vinca il Campionato del mondo, con Bagnaia ma anche con Enea Bastianini che sinceramente lo vedo in lizza per il titolo. Sono curioso di vedere cosa potrà fare Marc Marquez con la Honda. In questo momento per me lui è ancora il pilota più forte che ci sia. Mi piace da matti la sua generosità. I piloti anche un po’ “carogne” mi sono sempre piaciuti e guarda caso sono quelli che nella storia hanno lasciato il timbro. Penso a Rossi, Biaggi, e Marquez da questo punto di vista nella MotoGP di oggi è il Re di questo genere. Gli altri hanno un grande fairplay, da una parte lo apprezzo, ma dall’altra lo trovo un po’ noioso. Non voglio mettere in discussione la sincerità, ma quante volte le cose che diciamo sono effettivamente quelle che pensiamo?

Chi pensi saranno i contendenti per il titolo in MotoGP?
Bagnaia ce lo metto d’ufficio, poi dico Bastianini e Fabio Quartararo. Voglio sperare che ci sia Marquez, ci tengo, sarebbe un bel segnale per la sua storia. Mi piacerebbe un lieto fine. Voglio puntare un po’ anche su Maverick Vinales, che ha dimostrato di essere molto forte, ma partire da un’annata come quella dell’anno scorso e pensarlo Campione del mondo quest’anno…

Fai il telecronista da 15 anni, come vivi questa esperienza dopo tutto questo tempo?
Lo vivo con grande entusiasmo. Mi piace da morire quello che faccio e lo trovo complementare alla mia persona. Non è mai un lavoro facile: se parli bene di tutti va tutto bene, ma non rientra nel mio modo di essere, in quella che ritengo essere la mia verità. Se Sky mi ha preso è perché vuole che io sia me stesso. Non aiuta a farsi degli amici quando si ha una telecronaca che è molto trasparente. Ogni anno sembra di ripartire dall’inizio. Provo emozioni, un senso di responsabilità e anche grande riconoscenza per chi mi consente di fare questo lavoro. Fino ad oggi ho fatto qualcosa di accettabile. Ad un certo punto deve esserci un ricambio, l’anno prossimo compirò 50 anni. Io andrei avanti fino all’infinito ma non sarebbe giusto. Ci sono tanti giovani che sono potenzialmente interessanti per fare questo lavoro, ragazzi in gamba che magari non scesi dalla moto l’altro giorno. Voglio pensare a una giusta evoluzione anche di questo ruolo.

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