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Intervista a Jonathan Rea: “Che orgoglio vincere la 8 Ore di Suzuka”

All’autodromo di Modena, durante l’evento Arai Day ha presenziato il quattro volte campione del mondo Jonathan Rea, prima di prepararsi per il round del Portogallo. Il nord-irlandese ha commentato il campionato attuale, come affronterà le ultime gare e ha raccontato le sue sensazioni  in vista del quinto titolo iridato che ha quasi in tasca
"Gli ultimi round non saranno facili"
Dopo la lunga pausa estiva la Superbike sta per tornare in pista in Portogallo e Jonathan Rea è pronto a conquistare il quinto titolo iridato consecutivo, avendo ora 81 punti di vantaggio sul secondo classificato, Alvaro Bautista. Mai nessuno nel panorama delle derivate di serie è riuscito a vincere più di quattro titoli iridati e Rea sta per riuscire nell’impresa. Il nord-irlandese era presente, domenica 1° settembre, all’evento Arai Day all’autodromo di Modena, e qui è stato intervistato dalla voce storica delle derivate di serie Giovanni Di Pillo che l’ha fatto parlare in merito al campionato in corsa, alla celebre vittoria ottenuta alla 8 Ore di Suzuka e, ovviamente, al suo rapporto con Arai.

La pausa estiva è stata lunga, ma tu sei tornato in pista prima degli altri guidando, e vincendo, la 8 Ore di Suzuka.
A luglio ho disputato questa importante gara per tutti i fabbricanti giapponesi e l’ultimo giro è stato incredibile. Ero primo e stavo per vincere quando sono scivolato sull’olio che c’era in pista. Ero molto triste ed ero al bar a bere con Leon Haslam (il suo compagno di squadra) quando ci è arrivata la notizia che dopo il ricorso fatto da Kawasaki la vittoria era stata consegnata a noi. Mi ha reso molto orgoglioso raggiungere questo traguardo.

Il 2019 è stato un anno piuttosto combattuto in pista, con l’arrivo di Alvaro Bautista che all’inizio era imprendibile alla guida della Ducati.
Sì l’inizio è stato molto difficile, nei primi tre round ho sempre tagliato il traguardo in seconda posizione. Era velocissimo e ha alzato il livello in Superbike. Noi nel nostro box abbiamo continuato a lavorare, lavorare e lavorare senza arrenderci. Poi a metà campionato circa è arrivata la svolta, a Donington Park, sulla mia pista di casa, e sono riuscito a recuperare tanti punti da ribaltare la situazione in classifica.

Ora mancano gli ultimi quattro round, dodici gare, che saranno quelli decisivi.
Sono contento di come stanno andando le cose, ma ora non sarà facile in pista. Bautista proverà a vincere, com’è giusto che sia, e io dovrò gestire al meglio il vantaggio in classifica puntando sempre più ad aumentarlo. Dodici gare sono tante e i punti ancora in palio sono molti.

Un pilota corre tanti rischi in pista e tu hai optato anni fa per farti proteggere dal casco Arai, come mai?
Mi sento bene ogni volta che lo indosso. Non si tratta solo di un discorso di sicurezza, ma è anche confortevole. È vero che lo uso quando corro in pista, ma lo uso anche quando sono fuori e anche i miei bambini ne hanno uno per quando usciamo in strada. In pista è quasi normale cadere, ma anche in strada ci possono essere tanti pericoli, che possono anche non dipendere da noi stessi. È meglio investire su queste cose, la vita è solo una e sul casco si deve puntare sulla qualità.

L’appuntamento con la Superbike è per questo fine settimana sul circuito di Portimao, in Portogallo, dove la settimana scorsa i piloti hanno potuto svolgere due giorni di test. Cliccate qui per vedere gli orari diretta TV su Sky, TV8 ed Eurosport per non perdervi nulla del decimo round stagionale.
 

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