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Dakar, Sunderland rimane concentrato: "Qui non è finita fino a quando non tagli il traguardo"

Il pilota britannico sottolinea le difficoltà di navigazione: "Ho cercato di non farmi influenzare da quello che facevano gli altri". Quintanilla non si arrende: "Domani ci sono ancora 160 chilometri". Van Beveren è sconsolato. "Non mi si apriva un waypoint, è stato frustrante"
Era stata indicata da molti come la tappa regina e lo stage 11 del Dakar non ha deluso le attese. I rovesciamenti di classifica ci sono stati e i distacchi hanno preso proporzioni importanti, tanto da misurarsi talvolta in decine di minuti. Il grande vincitore di giornata a Bisha è stato Sam Sunderland, arrivato al bivacco con appena 4” di ritardo da Kevin Benavides. Il britannico di GasGas ha preso così nuovamente il comando della classifica generale (per la sesta volta) alla vigilia della fine del rally.

All'altezza delle attese
Il vincitore dell'edizione 2017 potrebbe bissare il titolo di campione già domani a Jeddah, ma al momento si tiene a freno. “È stata di nuovo una tappa davvero difficile, come ci aspettavamo. C'era molta navigazione per i ragazzi partiti davanti. Personalmente ho cercato di tenere la testa sul road book, già dopo 4 km c'erano file ovunque e parecchia confusione. Abbiamo avuto un bel po' di polvere nei primi chilometri e poi ho davvero cercato di spingere tutto il giorno per recuperare un po' di tempo tra le dune”. Dalle parole di Sam traspare una certa impazienza. “Mi sento davvero bene e non vedo l'ora che arrivi domani. La gara non è finita finché non superi la bandiera a scacchi nell'ultima tappa. Come sappiamo, la navigazione qui è davvero difficile. Rimarrò concentrato e continuerò a fare del mio meglio. Come hai visto, non solo io, ma molti altri piloti ieri se la sono presa comoda per avere una posizione di partenza migliore oggi. Fin qui è andato tutto bene e continueremo a provare a fare lo stesso”.

Gli inseguitori
Anche se si è classificato sesto nella speciale di giornata ed è secondo nella graduatoria generale a 6'52'' da Sunderland, Pablo Quintanilla (Honda) non si arrende. “Oggi è stata una giornata importante. È stato super duro. Penso che sia stata la tappa più dura della Dakar in assoluto. All'inizio c'erano molte dune soffici e a volte difficili da attraversare. Ho solo fatto un piccolo errore su un waypoint. Forse ho perso due o tre minuti. Ho provato a spingere tutto il giorno e sono contento della mia prestazione. Abbiamo recuperato ogni giorno qualche minuto senza commettere errori. Queste due settimane sono state davvero difficili per tutti. Abbiamo ancora una tappa da percorrere, oltre 160 km, quindi dobbiamo rimanere concentrati perché la gara non finisce finché non tagliamo il traguardo”.
Matthias Walkner (KTM) è terzo a 7'15” da Sunderland, con Adrien van Beveren scalzato dal podio.
Il pilota Yamaha ha perso la testa della classifica generale ed è addirittura finito al quarto posto, a 15'30'' dal leader della corsa. “Dopo 4 chilometri ho cercato un waypoint che non si apriva…non sono sicuro che fosse nel posto giusto. Ho perso molto tempo, questo mi ha fatto arrabbiare e ho accelerato. Ero al 200% e mi sono preso qualche rischio, quindi mi sono calmato. Dopo di che, ho quasi finito la benzina. È un risultato difficile, ma ho dato davvero il massimo. È anche vero che i ragazzi davanti non hanno certo cercato di aiutarmi. Personalmente non ho rimpianti”.

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