Salta al contenuto principale

Dakar 2023, svelato il percorso: tanta sabbia e gara più lunga

Gli stage saranno 14 e porteranno i concorrenti dal mar Rosso al Golfo Persico, attraversando il temuto Empty Quarter, il deserto di Rub' Al Khali. Sam Sunderland (Gas Gas) dovrà difendersi dagli squadroni Honda e KTM. Attesa per le Fantic di Franco Picco e Alex Salvini

Più sabbia, più dune, più chilometri, più tappe. La Dakar 2023 è stata presentata oggi e David Castera, direttore dell'evento l'ha introdotta così: “Abbiamo voluto rendere la sfida un po' più impegnativa rispetto agli anni precedenti”. Il rally più famoso al mondo si correrà tra il 31 dicembre e il 15 gennaio in Arabia Saudita per il quarto anno consecutivo.

 

Coast to coast

Per la 45esima edizione è stato tracciato un percorso che attraversa la penisola da costa a costa, partendo dal mar Rosso e arrivando al Golfo Persico. In mezzo i concorrenti dovranno attraversare il temuto Empty Quarter, un deserto sconfinato che impegnerà ben 4 tappe.

I chilometri saranno oltre 8mila, di cui 4mila comuni a tutte le categorie. La prima settimana – di 8 tappe fino al giorno di riposo a Ryhad- sarà la più dura per chilometraggio, con stage fino a 877 chilometri. Dopo il rest day invece ci saranno frazioni più brevi, ma quasi esclusivamente di sabbia. La tappa regina potrebbe essere la marathon, che racchiude i due stage 11 e 12 con partenza e ritorno a Shaybah. La gara si concluderà a Dammam, con una tappa costiera che in qualche modo vuole richiamare lo special stage finale della Dakar originale: niente lago Rosa, ma tappa costiera con podio sulle rive del mare.

 

Cambi di regolamento

Ci saranno alcuni aggiustamenti volti a favorire chi apre la strada in quanto vincitore della tappa precedente: compensazioni in secondi che dovrebbero impedire “giochi” volti a perdere intenzionalmente la leadership per riprenderla nelle tappe decisive. Per i top rider inoltre non ci sarà più la possibilità di rientrare in gara in caso di ritiro nello stage.

 

I favoriti

Il campione in carica Sam Sunderland è rimasto in Gas Gas, come il compagno di marca Daniel Sanders: i due dovranno guardarsi innanzitutto dai “cugini” di KTM, che hanno confermato il tridente composto da Toby Price, Kevin Benavides e Matthias Walkner. Molto agguerrita anche Honda, che schiera Ricky Brabec, Pablo Quintanilla, José Cornejo, più Joan Barreda con un team privato.

 

Gli italiani

I piloti di casa nostra in gara saranno una decina. Innanzitutto ci sarà Fantic Motor con le sue XEF 450 Rally affidata a Franco Picco e Alex Salvini (più Tiziano Internò nella Malle Moto), anche se per fare un nome su tutti forse è Paolo Lucci (KTM Bas Dakar) ad avere le maggiori possibilità di ben figurare nella assoluta. Occhio anche a Cesare Zacchetti, ormai una garanzia tra i piloti che corrono senza assistenza.

Leggi altro su:

Aggiungi un commento