Bautista: “Fortunato a non cadere ma il mio passo era da podio”
Lo spagnolo al primo giro è stato coinvolto nell’incidente di Andrea Locatelli e Michael van der Mark: è rimasto in piedi per miracolo e poi ha iniziato una rimonta da antologia

Alvaro Bautista è l’eroe di gara 1 del round Repubblica Ceca Superbike. Sembrava non avere più chances quando al primo giro è stato coinvolto nell’incidente di Andrea Locatelli e Michael van der Mark: è rimasto in piedi per miracolo ma si è trovato in 16ª posizione, lontanissimo dai primi. Invece di scoraggiarsi però il pilota della Ducati Aruba ha messo la testa dentro il cupolino ed ha infilato una serie di sorpassi da film, recuperando fino alla quinta posizione.

L'incidente tra Locatelli e van der Mrk ha condizionato la gara di Bautista
Una punta di rimpianto
“Credo che possiamo essere contenti perché le prestazioni sono state buone e il nostro passo mi avrebbe permesso di lottare per il podio – si consola guardando il bicchiere mezzo pieno –. Sono contento del mio feeling e della fiducia che ho sulla moto”.
Quell’incidente al primo giro proprio non ci voleva, e non è nemmeno colpa sua. Ma avendo realizzato soltanto il 10º tempo in Superpole si è trovato a partire dalla quarta fila ed è rimasto invischiato nel pasticcio al primo giro.
"Qui a Most le prime due curve sono sempre insidiose perché arriviamo tutti insieme ed è facile trovarsi in una situazione del genere. Oggi sono stato fortunato a non cadere: ho dovuto chiudere un po' il gas quando mi sono trovato Vierge all'interno, poi qualcuno mi ha tamponato molto forte da dietro. Quando stavo per cadere a destra, ho visto una moto senza pilota! Mi ha tamponato di nuovo e mi ha rimesso in pista. Sono rimasto in piedi per miracolo”.
Calma e sangue freddo
Al primo giro Bautista è passato sul traguardo 16º, recuperare fino al quinto posto è stata una grande impresa.
"Most non è una pista in cui sia facile sorpassare perché ci sono molti cambi di direzione e molte zone scorrevoli. Ho cercato di mantenere la calma e di non innervosirmi; ho pensato solo a finire la mia gara, ho trovato il mio ritmo e ho preso fiducia. Nei primi giri però non mi sentivo bene. Ho faticato molto perché sentivo che la moto tendeva a spingermi fuori e facevo molta fatica a entrare in curva. Ho rischiato di cadere un paio di volte per questo motivo, perché ho perso l'anteriore. Giro dopo giro però la situazione è migliorata e ho acquisito maggiore fiducia. Ho iniziato a sorpassare altri piloti e, quando ho avuto un po' di pista libera, ho potuto spingere forte. Ma non è stata una passeggiata”.
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