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Africa Eco Race 2021: non solo per i piloti, arriva anche il raid per BMW

Anthony Schlesser parla delle novità legate alla maratona africana: "Il percorso avrà due tappe ad anello in Mauritania". Tutto sarà predisposto per affrontare l'emergenza Coronavirus: "Se ci saranno problemi rimborseremo le iscrizioni". Potranno iscriversi anche i possessori di Gs: "Faranno un percorso guidato su piste e arriveranno a Dakar, ma senza passare per le dune"
Attualmente l'Africa Eco Race è l'unico rally che attraversa tre nazioni nel continente e che può fregiarsi dell'arrivo al Lago Rosa. Molti la considerano l'erede della Parigi-Dakar degli anni d'oro, ma anche senza arrivare a scomodi paragoni si può sicuramente dire che rispetto al rally che si corre oggi in Arabia Saudita è più a misura di amatore. Anthony Schlesser - figlio di Jean Louis, organizzatore della gara- cura i rapporti con i media e la gestione del bivacco della AER. In una lunga intervista ci ha parlato dell'edizione 2021 e di tutte le novità che saranno introdotte. Eccone un breve estratto.

A prova di virus
Organizzare un rally transcontinentale in tempi di Coronavirus non è semplice ma l'Africa Eco Race ha predisposto diverse strategie in merito: per quanto riguarderà i trasferimenti non ci sarà nessun cambiamento, ma se dovessero sorgere delle complicazioni a livello di trasporti marittimi su lungo raggio, la distanza tra Monaco e il Marocco sarà coperta quasi interamente su strada, lasciando al traghetto solo l'attraversamento dello stretto di Gibilterra. Lo scenario al momento è del tutto remoto, ma il piano B è comunque già stato considerato. È invece certo che ci sarà una politica di rimborsi molto attenta: Qualora ci fosse una situazione legata al Coronavirus che impedisca la partecipazione dei concorrenti, la restituzione delle somme versate sarà totale o spostata sull'edizione 2022, a completa discrezione degli iscritti” chiarisce Schlesser.

Il percorso
La nuova AER sarà una specie de “Il meglio di”, con le tappe più interessanti viste in questi anni: “Di solito il nostro team di ricognizioni fa una prima perlustrazione che serve a raccogliere le informazioni principali sulle nuove idee, poi a settembre ritorna sui luoghi scelti per tracciare. In questo caso prenderemo invece alcune delle tappe più belle e andremo a verificare come renderle parte della nuova Africa Eco Race. Sicuramente in Mauritania avremo due tappe ad anello, per limitare gli spostamenti in un momento della gara al quale tutti arrivano piuttosto stanchi. Ma non rinunceremo a entrare nella parte più interna del deserto, è quello che vogliono i nostri piloti”.

Il raid con BMW
Al fianco della gara, ma su percorso più semplice e con l'accompagnamento di due guide esperte, ci sarà anche un raid organizzato da Bmw per celebrare i 40 anni del GS. Potranno partecipare tutti i possessori di una versione di questo modello che ha fatto la storia dei rally, da quelli storici ai più moderni: “L'idea è di portare i partecipanti fino a Dakar su piste, anche di sabbia, ma senza gettarli in mezzo alle dune, dove per il peso del mezzo si troverebbero in difficoltà. Potranno visitare anche città, a volte vedere il passaggio dei concorrenti del rally in prova speciale”.

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