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Zongshen: raffica di novità al Chongqing Motor Expo

Il Gruppo cinese è un colosso ed opera anche per conto suo. Al Chongqing Motor Expo , ha portato diverse novità che forse non arriveranno mai da noi, ma sono molto interessanti perché rispecchiano in maniera evidente quanto i cinesi si stiano avvicinando al gusto europeo
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Moto
Conosciamo Zongshen per la joint venture con Piaggio che ha portato alla produzione di scooter per il mercato orientale nello stabilimento di Foshan, ma il Gruppo cinese è un colosso ed opera anche per conto suo. Al Chongqing Motor Expo , ha portato diverse novità che forse non arriveranno mai da noi, ma sono molto interessanti perché rispecchiano in maniera evidente quanto i cinesi si stiano avvicinando al gusto europeo.

SR 1000
Quella che colpisce di più è la SR 1000, una streetfighter dalle linee sinuose che non hanno niente da invidiare al design europeo e anzi appaiono piuttosto all’avanguardia. Ha il telaio misto, la parte davanti in traliccio di tubi e quella posteriore in alluminio, la sospensione posteriore monobraccio e l’uscita del silenziatore di scarico al posto del codino. Una soluzione originalissima quest’ultima, c’è il rischio che la sella si scaldi parecchio però lo spunto è interessante. La cosa più tradizionale sembra essere il motore, un bicilindrico a V di 1000 cm3.



RC3S
Più convenzionale ma molto accattivante la linea della RC3S, che ha le forme di una moderna supersportiva. Sotto la ”pelle” spuntano scelte tradizionali come il telaio in tubi di acciaio e la sospensione posteriore cantilever ma la moto mantiene un certo appeal, con due dischi freno a margherita all’anteriore, ABS a doppio canale e forcella a steli rovesciati. Il motore è il bicilindrico a otto valvole TC401 prodotto da Ciyclone.



RX850
È opera dello studio di progettazione italiano Ricardo il design raffinato e lussuoso della RX850, crossover che si rivolge ai grandi viaggiatori. Parabrezza protettivo, raffreddamento a liquido e una dotazione tecnica e accessoristica a livello delle proposte e europee.
Meno lussuosa ma più accessibile la RX3S Max, grande viaggiatrice… in scala ridotta. È un modello di minor cilindrata e più maneggevole, spinto da un motore bicilindrico a otto valvole raffreddato a liquido di 401 cm³. La linea è più semplice ma comunque piacevole e non mancano forcella a steli rovesciate e dischi freno a margherita, con ABS.
 A sinistra la RX850, a destra la RX3S

RE5
La RE5 invece è in stile rétro britannico, ma interpretato in chiave moderna. È una moto che avrebbe un suo perché anche noi, che mette insieme elementi classici come il serbatoio, le ruote a raggi e le griglie a fianco del sistema di alimentazione – in stile Triumph – con elementi più moderni, come i freni a disco a margherita, la forcella a steli rovesciati e il fanale circolare a LED. Il gusto di alcuni abbinamenti estetici appare un po’ azzardato ma il risultato complessivo è gradevole.



RE2
Più scontato l’aspetto della RE2 che pure fa parte della famiglia delle britanniche rétro, ma di piccola cilindrata. Stile semplice ma pertinente, motore monocilindrico quattro valvole PY250 e impianto frenante con ABS a doppio canale, strizza l’occhio al pubblico giovane.



RT2
Infine il maxi scooter RT2, linea sportivo-urbana non particolarmente originale e motore monocilindrico quattro valvole con raffreddamento liquido SV 250; i gadget naturalmente non mancano, dal sistema di avviamento senza chiave al parabrezza regolabile, fino all’ABS.

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