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Yamaha MT-10, come trasformarla in “Tracer” in pochissime mosse

La nuova naked Yamaha, pur essendo una belva da circa 160 CV nasconde anche delle insospettabili doti di viaggiatrice. Per renderla adatta a un lungo trasferimento con magari a bordo anche del bagaglio, bastano pochi clic sul catalogo accessori ufficiale
Accessori mirati
La nuova Yamaha MT-10 è una moto dalla “doppia anima” (leggi qui il nostro primo contatto), tanto potente e divertente se si apre il gas, tanto “paciosa” e accomodante se si decide di andare senza fretta. Il merito di questa polivalenza è dato soprattutto dal motore, docile (più o meno) ai bassi e dotato di un allungo gustoso e potente. I tecnici Yamaha, durante la presentazione hanno ammesso che in fase di progettazione, il dubbio se realizzare partendo dalla base R1 una naked oppure una maxiTracer li ha tormentati a lungo. Poi, si è optato per la prima soluzione anche se l'anima turistica non è stata del tutto abbandonata. Per realizzare una Tracer partendo dalla MT-10, infatti, basta scegliere sapientemente gli accessori ufficiali disponibili. Ecco gli “imprescindibili”: kit paramani (222 euro) e cupolino maggiorato (195 euro). Sella in gel (306 euro) e manopole riscaldate (157 euro) e per finire, coppia di borse laterali semirigide applicabili agli attacchi di serie sul codino, 394 euro. 

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