Un Siluro al WDW
Pepo Rosell torna al suo primo amore, il marchio Ducati, presentando la sua interpretazione estrema del nuovo Monster 1200 S
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Fuoriserie
Il mostro svestito
Il WDW, World Ducati Week, è l’happening che ogni ducatista aspetta. Per i primi tre giorni di luglio il circuito di Misano Adriatico è diventato un santuario per i desmo-appassionati che hanno potuto stare a contatto con i piloti che corrono in Superbike e MotoGP, con le leggende della storia delle corse della casa bolognese e ovviamente con le moto, per vedere da vicino i nuovi modelli, quelli iconici e le special.
Uno come Pepo Rosell con il suo marchio XTR Pepo non poteva lasciarsi sfuggire questa occasione, essendo stato per molto tempo legato al marchio di Borgo Panigale con il suo vecchio brand “Radical Ducati”, così per la festa rossa nel circuito romagnolo ha presentato la sua nuova special, la “Siluro” by XTR, una guerriera della strada basata su un Monster 1200S del 2015.
Mentre il vecchio modello è stato da sempre oggetto di personalizzazioni, l’ultima versione sembra aver raccolto meno consensi tra i preparatori anche se ha tutte le curve nel posto giusto per farlo. Le forme di questa bicilindrica costruita su commissione della filiale spagnola di Ducati sono estreme, in tipico stile Rosell e si rifanno nel nome e nella livree del serbatoio alla motocicletta che nel 1956 riuscì a battere 44 record di velocità sul circuito di Monza.
La motocicletta di Pepo è stata per prima cosa spogliata di tutto il superfluo, vedi le cover in plastica del motore e del radiatore oppure il coperchio per le cinghie della distribuzione. In seguito l’impianto elettrico è stato riposizionato e alcuni elementi modificati per l’estetica, vedi il serbatoio che mette ora in bella vista il cilindro posteriore o il retrotreno sabbiato o lucidato.
I particolari presenti sulla motocicletta sono un bel duetto tra quelli offerti dal marchio di Rosell e dal catalogo di Ducati Performance. Da quest’ultimo sono stati presi il copri forcellone in carbonio, il parafango posteriore anch’esso in fibra, le frecce a LED e dei particolari ricavati dal pieno quali le pedane, la cover del pignone e il coperchio della pompa dell’acqua.
XTR provvede invece al telaietto posteriore, al microscopico sellino monoposto in pelle, ai supporti per le pedane e alla quasi completa fanaleria con l’anteriore ellissoidale e lo stop posteriore a LED.
E’ sempre opera del preparatore spagnolo l’adattamento del terminale di scarico Termignoni due in uno prelevato da una Multistrada 1200 che si accoppia ai collettori di scarico Supermario.
Firmate Ohlins invece entrambe le sospensioni.
Rimangono pochi elementi che permettono di riconoscere il Monster che era, la Siluro sembra la sua sorella cattiva, quella coi modi bruschi. Radicale o estrema come direbbe Pepo Rosell.
Pictures credits: Cesar Godoy
Il WDW, World Ducati Week, è l’happening che ogni ducatista aspetta. Per i primi tre giorni di luglio il circuito di Misano Adriatico è diventato un santuario per i desmo-appassionati che hanno potuto stare a contatto con i piloti che corrono in Superbike e MotoGP, con le leggende della storia delle corse della casa bolognese e ovviamente con le moto, per vedere da vicino i nuovi modelli, quelli iconici e le special.
Uno come Pepo Rosell con il suo marchio XTR Pepo non poteva lasciarsi sfuggire questa occasione, essendo stato per molto tempo legato al marchio di Borgo Panigale con il suo vecchio brand “Radical Ducati”, così per la festa rossa nel circuito romagnolo ha presentato la sua nuova special, la “Siluro” by XTR, una guerriera della strada basata su un Monster 1200S del 2015.
Mentre il vecchio modello è stato da sempre oggetto di personalizzazioni, l’ultima versione sembra aver raccolto meno consensi tra i preparatori anche se ha tutte le curve nel posto giusto per farlo. Le forme di questa bicilindrica costruita su commissione della filiale spagnola di Ducati sono estreme, in tipico stile Rosell e si rifanno nel nome e nella livree del serbatoio alla motocicletta che nel 1956 riuscì a battere 44 record di velocità sul circuito di Monza.
La motocicletta di Pepo è stata per prima cosa spogliata di tutto il superfluo, vedi le cover in plastica del motore e del radiatore oppure il coperchio per le cinghie della distribuzione. In seguito l’impianto elettrico è stato riposizionato e alcuni elementi modificati per l’estetica, vedi il serbatoio che mette ora in bella vista il cilindro posteriore o il retrotreno sabbiato o lucidato.
I particolari presenti sulla motocicletta sono un bel duetto tra quelli offerti dal marchio di Rosell e dal catalogo di Ducati Performance. Da quest’ultimo sono stati presi il copri forcellone in carbonio, il parafango posteriore anch’esso in fibra, le frecce a LED e dei particolari ricavati dal pieno quali le pedane, la cover del pignone e il coperchio della pompa dell’acqua.
XTR provvede invece al telaietto posteriore, al microscopico sellino monoposto in pelle, ai supporti per le pedane e alla quasi completa fanaleria con l’anteriore ellissoidale e lo stop posteriore a LED.
E’ sempre opera del preparatore spagnolo l’adattamento del terminale di scarico Termignoni due in uno prelevato da una Multistrada 1200 che si accoppia ai collettori di scarico Supermario.
Firmate Ohlins invece entrambe le sospensioni.
Rimangono pochi elementi che permettono di riconoscere il Monster che era, la Siluro sembra la sua sorella cattiva, quella coi modi bruschi. Radicale o estrema come direbbe Pepo Rosell.
Pictures credits: Cesar Godoy
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