Uber, monopattini e bici elettriche a "guida autonoma"

Bici e monopattini elettrici in sharing che, dopo l’uso, se ne tornano da soli alle proprie postazioni. L’idea, che ormai non suona nemmeno più così futuristica come avrebbe fatto solo pochi anni fa, sarebbe di Uber, da qualche tempo gettatasi nel business di biciclette e monopattini elettrici attraverso la sua controllata Jump. Il piano di Uber porterebbe sicuramente diversi vantaggi: innanzitutto, tornandosene da soli alle postazioni, i veicoli in condivisione non risulterebbero mai scarichi ma, al contrario, sempre pronti all'uso. In secondo luogo, ma non per questo meno importante, l’automatismo dei mezzi potrebbe in qualche modo arginare il problema di chi li usa e poi, maleducatamente, li abbandona per strada, spesso in posizioni tutt’altro che consentite. Solo idee: nulla di certo.  La notizia, infatti, non è ufficiale, ma arriva al contrario da profilo Twitter di Chris Anderson, esperto di robotica secondo il quale, durante l’evento DIYRobocars, la stessa Uber avrebbe invitato gli ingegneri a candidarsi per il progetto. E questo è vero: la conferma si trova nel form Google che la stessa Uber Advanced Technologies Group (ATG) ha pubblicato per raccogliere le candidature di cui parlava Anderson nel suo tweet.  "Il team New Mobilities di Uber - si legge in una nota che accompagna l’annuncio - sta esplorando modi per migliorare la sicurezza, l'esperienza del pilota e l'efficienza operativa dei nostri scooter elettrici e biciclette condivisi, attraverso l'applicazione di tecnologie di rilevamento e robotica". Da qui alla conferma in toto delle ipotesi di cui sopra il passo non è poi così breve anche se, facendo due conti, immaginare bici e monopattini che da soli se ne tornano in carica, di questi tempi non pare più così improbabile.