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Tutor, 46 stazioni attive sulla rete autostradale. Le multe sono salate

Seppur lentamente, la rete autostradale italiana sta progressivamente tornando sotto il controllo dei tutor: dall’A1 alla A14, passando per la A4, la A10 e la A13, i sistemi riattivati risultano ad oggi 46. Il nuovo SICVe-PM non lascia scampo e, se pizzicati, la multa è certa. Ecco un “ripassino” di quanto si rischia se si esagera con manopola o pedale del gas
Occhio al Tutor!
Dopo la disattivazione dei tutor imposta dalla sentenza della Corte d’appello di Roma, la reste autostradale italiana sta progressivamente - anche lentamente - tornando sotto il controllo dei rilevatori di velocità media. Ai 22 riattivati a luglio dello scorso anno e ai 9 di dicembre, se ne sono da poco aggiunti di nuovi lungo l’Autosole (A1) da Milano a Bologna in direzione sud, l’intera Torino-Trieste (A4) e la parte sud dell’Adriatica (A14), per un totale di 46. Nei prossimi mesi ne seguiranno di altri, fino alla copertura - questo l’obbiettivo - dell’intera rete autostradale; in ogni caso, lo ricordiamo, l’app MyWay di Autostrade per l’Italia consente di rimanere sempre aggiornati sul funzionamento e sull’attivazione dei tutor SICVe-PM. Un servizio utile, considerando che se “pizzicati” dalla telecamera, la multa è pressoché certa (difficile sperare in sistemi non regolarmente calibrati o manutenzionati) e, se si esagera, anche molto salate.
Il superamento della velocità fino a 10 km/h prevede nel dettaglio una multa che va da un minimo di 41 euro a un massimo di 168 euro; superando invece il limite tra i 10 km/h e i 40 km/h, la multa prevista è compresa tra i 168 e i 674 euro, più la decurtazione di 3 punti sulla patente. Tra i 40 km/h e i 60 km/h, si rischiano sanzioni comprese tra i 527 e i 2.108 euro, con in più la decurtazione di 6 punti sulla patente e la sospensione per un periodo che va da uno a tre mesi (tra otto e diciotto mesi in caso di recidiva nell’arco di due anni). Infine, per quanti superassero i limiti di 60 o più km/h, è prevista una multa compresa tra gli 821 e i 3.287 euro, la decurtazione di 10 punti sulla patente e la sospensione della stessa per un periodo compreso fra i sei mesi e un anno, con revoca in caso di recidiva nel biennio.
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