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In trentamila al Moto Guzzi Open Days

Trentamila motociclisti provenienti da tutta Europa hanno pacificamente invaso Mandello per Moto Guzzi Open Days 2019: l’appuntamento allo stabilimento sul Lago di Como è ormai un classico per gli aficionados del marchio dell’Aquila, che hanno ripetuto il record di presenze dello scorso anno, arrivando in massa con Guzzi di tutti i tipi, a volte trasformate nei modi più incredibili
Un successo di presenze
Nella sola giornata di sabato, la più gremita, si sono presentati in 20.000 davanti allo storico portone rosso di via Parodi che per tantissimi anni è stato l’accesso principale, prima che ne venisse aperto uno nuovo, adeguato ai TIR. Tra di loro i duecento di Road to Mandello, la carovana di guzzisti partiti da Milano per raggiungere in gruppo il raduno.
Da venerdì 6 a domenica 8 settembre sono stati tre giorni di amore per la moto, amicizia, musica, viaggio, avventura e più di 400 test ride. Tra le più richieste per le prove, la versione stradale della V7 III che corre (con un kit di preparazione) nel Trofeo Moto Guzzi Fast Endurance, e la tuttoterreno V85 TT.
Cuore della festa il Moto Guzzi Village montato al centro dello stabilimento, nel quale hanno fatto perno la maggioranza delle iniziative. Ad animare il palco, grazie alla collaborazione con Virgin Radio, DJ Ringo, che ha intervistato viaggiatori, piloti e personaggi tutti legati all’Aquila di Mandello.
Gettonatissimi anche la galleria del vento, le linee di produzione e soprattutto il museo storico, nel quale sono conservati 150 pezzi di grandissimo valore tra i quali la prima moto costruita da Carlo Guzzi, la mitica otto cilindri, le moto che hanno vinto 8 mondiali piloti e 7 costruttori e pure un esemplare del curioso “mulo meccanico”. Chi c’era, ha portato a casa un bel po’ di cose da raccontare.

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