Tigra al massimo
Sono state quattro le aziende del settore scooter insignite del premio Taiwan Excellence del TAITRA, il Consiglio per il Commercio Estero del Ministero degli Affari Economici della Cina Repubblicana. Tre le avete già viste nelle notizie precedenti, la quarta azienda è quella che ha presentato il prodotto più convenzionale. Ma solo all’apparenza.
Il PGO Tigra 200 ha le forme di un moderno scooter sportivo dalla silhouette grintosa e accattivante, ma la parte più interessante è quella che non si vede. Perché ”sotto” è tutto al massimo. Il suo motore monocilindrico di 200 cm^₃ è progettato con criteri avanzatissimi: distribuzione doppio albero a camme in testa e quattro valvole, pistone forgiato raffreddato da getti d’olio e canna del cilindro è dotata di rivestimento ceramico. Il raffreddamento è a liquido, l’albero motore è su cuscinetti a strisciamento – bronzine – e naturalmente è stato previsto il contralbero anti vibrazioni.
Nulla che non si sia mai visto, ma sono le soluzioni più moderne adottate tutte su uno stesso scooter, sul quale il costruttore taiwanese punta parecchio. Come ha illustrato Paul Chen, direttore commerciale PGO, sono stati percorsi oltre 20.000 chilometri per i test di affidabilità, e il motore è rimasto al banco prova a tutta potenza per 200 ore senza manifestare problemi. I collaudi hanno toccato una gamma amplissima di situazioni, con temperature fino a 50 °C da un lato, e fino a -10 °C dall’altro.
Anche la ciclistica è di prim’ordine: il telaio non ricalca gli schemi più scontati, è invece una vera struttura a doppia culla chiusa come quelle delle moto di qualche anno fa, c’è una sospensione posteriore progressiva multileveraggi con l’ammortizzatore in posizione orizzontale, l’impianto frenante è assistito dal sistema antibloccaggio ABS Bosch 10 di ultima generazione e la pinza freno anteriore è a fissaggio radiale.