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Sicurezza stradale - ACI: ecco le strade più pericolose d'Italia

In base al rapporto compilato dall’ACI, dal 2019 al 2021 gli incidenti stradali ed il numero delle vittime in italia sono calati sia lungo le autostrade che all’interno dei centri urbani. Rimangono comunque alcune criticità: per quanto riguarda i motociclisti, per esempio, il triste primato in fatto di incidenti e decessi spetta al tratto Roma-Teramo sulla A24. Ecco i numeri

Incidenti in Italia
In Italia, rispetto al 2019, sono diminuiti nel 2021 sia gli incidenti stradali (- 5.119) che i decessi (- 179). Più nel dettaglio, si sono registrati -15,9% di incidenti in autostrada, con un -20,6% di morti, -10,1% incidenti e -10,5% di morti sulle strade extraurbane e -19,5% di incidenti e -18,7% di morti nei centri urbani. I dati - essenziali -  ci vengono in questo caso forniti dall’ACI che ha tracciato una mappa delle “strade più pericolose”, vale a dire quelle in cui si sono registrati il maggior numero di incidenti e decessi.

 

Tratti autostradali urbani
A causa degli elevati flussi di traffico nonché della pluralità di mezzi presenti, evidenzia il rapporto ACI, i tratti autostradali urbani si confermano quelli con la maggiore densità di incidenti. Il triste primato spetta in questo caso alla A24 Roma-Teramo che, da sola, registra 10 incidenti al km. Seguono al secondo e terzo posto la tangenziale nord di Milano con 8,8 incidenti al km nel tratto Monza/Brianza e la diramazione Capodichino A1 in provincia di Napoli con 8,1 incidenti al km. Numeri tutt’altro che positivi, se si considera che per la rete autostradale la media nazionale è di 1,03 incidenti al km.

 

Superstrade extra urbane
Qui la media nazionale scende, rispetto ai tratti autostradali, a 0,5 incidenti/km. Parlando di strade extraurbane, il tratto con il maggior numero di incidenti è risultato essere tra il 2019 ed il 2021 quello della Strada Statale 719 Prato-Pistoia, con addirittura 8 incidenti/km. Poco più sotto, al secondo posto, la Statale 36 del lago di Como e dello Spluga nel tratto in provincia di Milano con 6,9 incidenti/km, seguita al terzo posto dalla Statale 671 asse interurbano di Bergamo con 6 incidenti al km.
Rimanendo sulle extraurbane, è significativo il dato riguardante pedoni e ciclisti, cioè le categorie più a rischio quando si parla di sicurezza stradale: parlando di vittime, il 10% del totale è rappresentato dai pedoni e il 3,5% dai ciclisti.  Va ancora peggio ai motociclisti, categoria che da sola occupa una quota del 25%.

 

Le strade più pericolose per i motociclisti
La mappa tracciata da ACI ci dice qualcosa anche in riferimento alle due ruote. Mentre per le auto, come accennato sopra, la tratta più “pericolosa” è risultata essere quella Roma-Teramo sulla A24, per quanto riguarda le due ruote il triste primato spetta al Grande Raccordo Anulare di Roma, immediatamente seguito dalla SS 601 Ostia-Anzio, dalla SS 007 nel comune di Terracina, dalla SS 016 Adriatica nel comune di Bari e, a chiudere, dalla SS 018 Tirrena-Inferiore nel comune di Vietri.

 

Dove va (un po’) meglio
Nel corso del 2021, alcuni tratti stradali sono migliorati per ciò che riguarda la sicurezza e, quindi, anche il numero di incidenti. Il primato, in questo caso positivo, spetta alla A 51 Tangenziale est di Milano, seguita, nonostante quanto ricordato sopra, dal Grande Raccordo Anulare di Roma, dalla A  in provincia di Varese e dalla SS 036 del Lago di Como. Nonostante numeri variabili, lungo questi tratti di strada il numero di incidenti è infatti diminuito a partire dal 2019: significa che qualcosa, in termini di sicurezza stradale, è stato fatto.

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