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Schianto in Val di Susa: chiesti 15 anni e mezzo per Maurizio De Giulio

Quindici anni e mezzo di carcere, questa la richiesta della procura di Milano per Maurizio De Giulio, a processo per lesioni e omicidio. Il cinquantenne inseguì e speronò la moto di Marco Penna, ferendolo gravemente e uccidendo la fidanzata Elisa Ferrero
A processo
Maurizio De Giulio, l’uomo che  il 9 luglio dello scorso anno inseguì e speronò a Condove, sulla statale 24 per il Monceniso, la moto su cui viaggiavano Marco Penna e Elisa Ferrero potrebbe essere condannato a 15 anni e mezzo di carcere. Questa almeno la richiesta dalla Procura. De Giulio, responsabile della morte della ragazza 27enne e del grave ferimento del fidanzato, sarà processato con rito abbreviato per omicidio e lesioni: l’udienza è attesa per lunedì 26 novembre presso il Tribunale di Milano, dove il procedimento è stato spostato dopo che la difesa ha sollevato una questione di incompatibilità. Il vice-procuratore onorario di Torino - dove si sarebbe inizialmente dovuto svolgere l’intero procedimento - è infatti un familiare della vittima e, per questo, non compatibile con lo svolgimento del processo. L’avvocato Pierfranco Bertolino, per conto della famiglia Penna, ha chiesto che l’imputato - già beneficiario di uno sconto di pena ottenuto grazie al rito abbreviato -  venga inoltre condannato a una pena provvisionale da 500mila euro. 
L’incidente (qui sotto il video), la cui dinamica è impossibile da dimenticare data la violenza e la brutalità dei modi in cui si verificò, fu innescato da un banale litigio a causa di una precedenza non rispettata. De Giulio, al volante di un Ford Transit insieme alla compagna e alla figlia minorenne, inseguì la coppia di motociclisti lungo la Statale 24 in direzione Monceniso, piombando sulla moto ad altissima velocità in corrispondenza di una rotatoria e travolgendo i due fidanzati. Elisa morì sul colpo, mentre Marco fu trasportato d’urgenza all’ospedale Cto di Torino e dimesso alcune settimane dopo. 

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