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SBK 2021 - Assen, Rea vince gara 1 e va in testa al mondiale SBK

Jonathan Rea è il re di Assen. Si sapeva già e gara 1 del round olandese del mondiale Superbike lo ha confermato
Il sette volte campione del mondo ha vinto per la 13ª volta su questa pista e così si è anche portato in testa alla classifica iridata con 7 punti di vantaggio, scavalcando il leader Razgatlioglu. Il trucco lo ha spiegato lo stesso Johnny dopo l’arrivo: «Sapevo che se fossi riuscito a prendere un piccolo vantaggio che mi permettesse di guidare come volevo, avrei potuto girare più forte degli altri». Lo ha messo in pratica. La bagarre con Scott Redding e Toprak Razgatlioglu è durata qualche giro, poi Rea ha cambiato passo e ha preso quella cinquantina di metri che gli servivano per stare tranquillo. Gli altri due sono rimasti a lottare tra di loro, con il britannico che è sembrato avere qualcosa in più ed ha conquistato il secondo posto, ma non è riuscito a scrollarsi di dosso il turco. «Solitamente aspetto l’ultimo giro per attaccare – si è giustificato ”Razga” – ma la gara è finita prima del previsto». È stato a causa della caduta di Jonas Folger, rimasto a terra tra le curve 6 e 7. Il tedesco è rimasto cosciente; trasportato all’ospedale di Assen per controlli, è stato dichiarato non idoneo per le gare di domenica. La gara dunque è stata fermata con bandiera rossa e la classifica congelata al 19º giro. Probabilmente non sarebbe cambiato molto se fosse andato tutto regolarmente perché i valori sembrano piuttosto definiti. L’unica sorpresa sarebbe forse potuta venire da Michael Van der Mark: superati i problemi delle prove, in gara è stato molto incisivo e nella seconda metà stava anche recuperando sulla coppia in lotta per il podio, ma gli è mancato il tempo per concludere l’inseguimento. Ha finito al quarto posto, ma è dietro di lui che ci sono le sorprese più belle. Intanto il nostro Andrea Locatelli, quinto e con un distacco molto contenuto dall’olandese. E poi Garrett Gerloff, partito dal fondo dello schieramento perché in Superpole era caduto prima di avere fatto un giro cronometrato, ma in gara capace di girare sui tempi dei primi e recuperare fino al sesto posto. Era partito dal fondo anche Tom Sykes, a causa di problemi tecnici durante la Superpole, e pure lui ha ben figurato concludendo settimo, davanti ad Haslam, Davies e ad Axel Bassani. È andata male invece per Michael Rinaldi, sul quale c’erano molte aspettative: è caduto dopo soli due giri mentre era in lotta con i primi. Assen del resto si è confermato circuito difficile e sono parecchi quelli finiti gambe all’aria: il bollettino di guerra registra anche Bautista, Lowes, Mahias e Nozane. Coraggio, domani è un altro giorno. E si correranno altre due gare…

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