Roma, emergenza buche, il Comune: "Ci sono da sempre, bisogna essere più attenti"

Circa la condizione delle strade a Roma se ne discute da (troppo) tempo: “l’emergenza buche” è, o meglio, dovrebbe essere in cima alle priorità del Comune che, tra polemiche, ritardi e lentezza nell’assegnazione delle gare e nell’avvio dei lavori ancora non è riuscito ad arginare il problema. Al fianco dei cittadini s’è schierato, tra gli altri, anche il Condacons, depositando al Tribunale civile di Roma una class action per far ottenere ai romani il risarcimento del danno da dissesto stradale. Per la prima volta infatti un automobilista danneggiato dalla pessima condizione delle strade ha ottenuto un risarcimento:  760 euro di indennizzo, di cui 641 per l’auto e 119 per le spese legali, tutti a carico del Campidoglio. Sacrosanto, penserebbe qualcuno. Illegittimo, secondo il Comune che, per mezzo della memoria difensiva firmata dall’avvocato Andrea Camarda, ha sostenuto una tesi secondo la quale le buche stradali, in pratica, farebbero “normalmente” parte della lista dei pericoli che automobilisti e motociclisti devono conoscere ed evitare. “La presenza su strade pubbliche di sconnessioni avvallamenti e altre irregolarità non costituisce un evento straordinario ed eccezionale - si legge nella memoria difensiva - ma rappresenta, al contrario, una comune esperienza rientrante 'nell'Id quod plerumque accidit' e, dunque, deve essere tenuta ben presente dagli utenti della strada, i quali hanno l'obbligo di comportarsi diligentemente per evitare pericoli a sé o ad altri”. Come a dire: le buche a Roma sono un dato di fatto, sta a voi conoscerle ed evitarle. Una memoria difensiva “il cui contenuto - denuncia il Condacons -  ha dell'incredibile: nel documento il Campidoglio si arrende alle buche e afferma che, essendo il dissesto delle strade un fatto oramai noto e una caratteristica comune a tutto l'asfalto capitolino, il compito di evitarle spetta agli automobilisti che devono adottare comportamenti diligenti per non subire danni”.