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Riparte dalle e-bike lo sharing di Cagliari

Il capoluogo sardo ha un nuovo servizio di condivisione realizzato con bici a pedalata assistita e integrato con lo sharing di auto, con il quale condivide l’app per la gestione delle prenotazioni e dei pagamenti. Alle sette stazioni esistenti se ne aggiungeranno altre 40 in prossimità delle fermate dei bus per rendere più efficiente la mobilità cittadina
In arrivo anche i monopattini
Con settanta nuove bici a pedalata assistita è ripartito il servizio di Bike Sharing di Cagliari, ora gestito dalla Playcar, la stessa società che fornisce la condivisione di auto (incluse le elettriche). Un’integrazione che ne consentirà l’utilizzo da parte dei settemila iscritti al servizio del car sharing senza ulteriori passaggi e tutti gli utenti registrati al precedente servizio di “Cabubi” che potranno beneficiare su richiesta di un coupon da cinque euro per il nuovo servizio o per coprire il credito residuo della precedente gestione. Per tutti ci sarà un’unica app con la quale prenotare e pagare il mezzo, scaricabile gratuitamente da Play Store o da App Store e disponibile in sette lingue (sardo compreso) per favorire l’uso anche da parte dei turisti.
Le e-bike hanno telaio in alluminio a scavalco basso, motore nel mozzo anteriore, batterie nel portapacchi integrato, forcella ammortizzata e trasmissione a cardano. Presenti pure lo smartlocker elettronico, comunicazione GPS e tecnologie di connessione IoT per il collegamento all’app. Il servizio è con stazioni fisse, che inizialmente sono le sette già attive con Cabubi, ma nel tempo verranno aggiunte altri 40 punti di presa e rilascio in prossimità delle fermate dei bus per un’integrazione con la rete di trasporto pubblico della CTM. La tariffa d’uso è di 0,16 euro al minuto, alla quale si deve aggiungere un esborso di 1 euro per lo sblocco della bici. “Il servizio di Bike Sharing”, ha commentato l'Assessore delle Politiche per la Mobilità, Alessio Mereu, “si inserisce nel più vasto progetto di rinnovamento del sistema di mobilità cittadino, che mira tra l'altro e sfruttare i nuovi strumenti della green mobility, integrandoli con i tradizionali canali del trasporto pubblico. In quest’ottica, a conclusione della fase di sperimentazione attualmente in corso, sarà anche valutata l'introduzione di un sistema di Monopattino Sharing. Per quanto concerne la mobilità integrata, riteniamo che la fermata del bus, che avrà sempre bisogno di maggiori investimenti, avendo una larga diffusione in tutta la città, possa diventare un modello di hub degli spostamenti bus/micromobilità del Bike/Monopattino Sharing eliminando il problema di decoro urbano e sicurezza riscontrato nelle altre città”.

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