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Quanto pesa la pandemia su immatricolazioni e passaggi di proprietà

I risultati hanno confermato quello che era facile intuire: fra marzo e aprile, cioè nel pieno del Lockdown, c’è stato un tracollo sia delle immatricolazioni di moto nuove, sia dei passaggi di proprietà di moto usate, poi la spinta vigorosa portata dalla fine della quarantene
Strop and go
Quanto ha pesato il COVID sulle immatricolazioni delle moto? È la domanda che si è posto Segugio.it, leader nella comparazione assicurativa in Italia. Lo studio è stato fatto analizzando la variazione dei preventivi per moto nuove e usate dal 2019 al 2020.
I risultati hanno confermato quello che era facile intuire: fra marzo e aprile, cioè nel pieno del Lockdown, c’è stato un tracollo sia delle immatricolazioni di moto nuove, sia dei passaggi di proprietà di moto usate: dell’ordine del -65% nel terzo mese dell’anno e dell’ordine del -95% nel quarto. Poi la spinta vigorosa di giugno, quando la situazione è migliorata: +37%, con il nuovo che ad agosto ha segnato addirittura 42,44% in più rispetto all’anno precedente, mentre i passaggi di proprietà segnavano un non disprezzabile +18,33%. Al traguardo del mese di settembre il bilancio resta negativo ma – compatibilmente con la drammatica situazione – non così grave come si poteva temere nei giorni bui di aprile: nuove immatricolazioni -7,23%, passaggi di proprietà -55%.
È interessante osservare anche lo scostamento dalla media nazionale a seconda dell’area esaminata: il Nord, cioè la zona più flagellata dalla pandemia in quei mesi, segna -35 punti percentuali per le moto nuove e -20 per quelle usate, segue il Centro con -27 e -15 rispettivamente, mentre Sud e Isole sostengono la situazione, il primo con 73 punti percentuali sul nuovo e 28 sull’usato, le seconde con 79 e 40.
Analizzando la situazione per regioni, lascia di stucco la Basilicata con una crescita del 104% sul nuovo e il pareggio sull’usato, vanno bene anche Puglia e Sicilia (rispettivamente 87 e 85% sul nuovo, 53 e 56% sull’usato), mentre accusano il colpo il Piemonte (-56% e -4%), il Veneto (-55% e -27%), l’Emilia-Romagna (-43% e -21%), la Liguria(-43% e +11%) e in maniera sorprendente la Valle d’Aosta (-109% e -57%).
Resta ora da vedere cosa succederà con la ripresa del COVID che sta colpendo duro anche Centro e Sud: per le immatricolazione è stagione di calma, ma la preoccupazione resta.

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