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Progettazione e test, ecco "Motolator", il sofisticatissimo simulatore utilizzato da Yamaha

Impostare l’ergonomia di una moto lavorando su posizioni, dimensioni, triangolazioni e rapportature dei vari “pezzi”, dalla sella alle pedane, è un’operazione complessa che richiede ore e ore di test. Per farlo, Yamaha si serve (anche) del super sofisticato simulatore Motolator. Ecco come funziona
Motolator
Sono migliaia i “dettagli” che ingeneri e progettisti devono prendere in considerazione durante lo sviluppo di un nuovo modello di moto. Tra i tanti, moltissimi si riferiscono in particolare alla posizione del pilota, alla triangolazione manubrio-sella-pedane, all’angolazione dei punti di appoggio, alle superfici a contatto con il guidatore e, quindi, anche alle dimensioni, alle forme e alla posizione dei pezzi e dei componenti. Avvicinare le pedane di un solo centimetro o alzare il manubrio di qualche millimetro sono operazioni che, oltre ovviamente a cambiare l’ergonomia della moto, possono avere un enorme impatto anche sull’impostazione dello stile di guida e, in definitiva, anche alle prestazioni della moto stessa. Si tratta di processi che richiedono molta attenzione, molto tempo e molti test: fortunatamente (almeno per Yamaha) esistono soluzioni che consentono di fare tutte le prove del caso senza dover “ricostruire” ogni volta la moto da zero. A tal proposito, in occasione dalla Sci-Fi Prototyping exhibition, la Casa di Iwata ha mostrato al pubblico giapponese il super evoluto Motolator, simulatore che consente di testare e verificare le diverse impostazioni e misurare al contempo la variazione dei parametri ad esse connesse. Il tutto molto prima (e anche più agilmente) di procedere con i test su strada dei prototipi - certo ancora in fase di sviluppo - ma a grandi linee già “formati” ed impostati in officina. Il Motolator, d’altra parte, ha tutto ciò che serve per rendere l’esperienza di test il più possibile realistica, con acceleratore, freni e frizioni perfettamente funzionanti ed in grado quindi di restituire al tester un “feedback” reale di come la moto si comporterebbe su strada con, per esempio, una sella più ampia o un’angolazione delle pedane leggermente più stretta. 
Il video qui sotto ci mostra come funziona…

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