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Prezzi carburanti, nuovo record: 20 euro in più per un pieno

In media, un pieno da 50 euro, diesel o verde che sia, costa circa 20 euro in più rispetto allo scorso anno. Inarrestabile, l’aumento dei prezzi carburanti peserà sulle tasche di automobilisti e motociclisti circa 500 euro in più. Numeri, spiega il presidente UNC Massimiliano Dona, che ricordano quelli del 2014
Prezzo carburanti
Quasi venti euro in più per un pieno: con un +27% della verde ed un +29,2 per il diesel, i prezzi del carburante toccano con gli aumenti di queste settimane un nuovo record. Record che, secondo i primi calcoli, costerà ad automobilisti e motociclisti italiani qualcosa come 450 euro in più all’anno. 
A snocciolare i numeri ci pensa il presidente UNC Massimiliano Dona che, parlando di  un aumento dei prezzi che corre indisturbato, spiega: "In un anno esatto dalla rilevazione del 9 novembre 2020, quando la benzina era pari a 1.378 euro al litro e il gasolio a 1.249 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 18 euro e 62 cent in più per la benzina e 18 euro e 26 cent in più per il gasolio, con un'impennata, rispettivamente, del 27% e del 29,2%. Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 447 euro all'anno per la benzina e a 438 euro per il gasolio”.
Numeri ai quali gli italiani non erano più abituati: l’aumento dei prezzi, insiste Dona, rappresenta un nuovo record sia per il diesel che per la verde: "Il dato della benzina, raggiungendo i 1,751 euro al litro, eguaglia il record dall'11 agosto 2014, oltre 7 anni fa, mentre il gasolio, arrivando a 1,614 euro al litro, tocca il valore massimo dal 15 settembre 2014, 7 anni fa, quando si attestò a 1.615 euro al litro, così come per il GPL, ora a 0,832 euro al litro, bisogna tornare addirittura al 3 febbraio 2014 per trovare un valore più alto, 0,844 euro al litro. In un anno il GPL è più caro del 40,5%".

Soluzioni non se ne vedono e la risposta del Governo tarda ad arrivare: in Francia  (l’aumento dei prezzi carburante è un problema comune a molti paesi) è per esempio previsto un”bonus” di 100 euro per chi guadagna meno di 2.000 euro al mese, ma in Italia, dove pesano le accise più che altrove, nemmeno se ne è discusso. “Il nostro Governo - denunciava pochi giorni fa il presidente Codacons Carlo Rienzi - resta a guardare e non interviene, appare inadempiente, e non dimostra interesse a tagliare Iva e accise sui carburanti per non rinunciare agli enormi entroiti per le casse statali garantiti dalle tasse su benzina e gasolio”.

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