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Pedrosa di nuovo in pista, ma a Goodwood con le storiche!

Il campione spagnolo ha corso con una Norton e una Hannah-Paton: immancabile il 26 sulla tabella e tanto divertimento per un pilota che ha appeso il casco al chiodo. KTM farebbe carte false per metterlo sulla moto di Zarco ma Dani non ha perso lo smalto, solo la voglia di gareggiare
Quando Johann Zarco ad agosto aveva annunciato la sua separazione da KTM, i vertici della casa di Mattighofen si erano subito rivolti a Dani, con l'intenzione di capire se ci sarebbe stato margine per un suo ritorno nel motomondiale: Pedrosa però ha declinato, ribadendo che i suoi giorni da pilota in gara sono finiti.

Dai prototipi alle storiche
Niente a che vedere con quanto visto nello scorso fine settimana: lo spagnolo è tornato a indossare casco e guanti sul circuito del West Sussex di Goodwood, località famosa per il festival dei motori che si svolge ogni anno in autunno. Nel weekend si è invece tenuto il Barry Sheene Memorial Trophy: un omaggio al leggendario pilota britannico organizzato ogni anno dal 1998, un meeting che vede in pista macchine e moto d’epoca del primo dopoguerra. I nomi noti non sono mancati anche per questa edizione: Eugene Laverty, James Ellison, Jeremy McWilliams erano tra tanti piloti ed ex di alto livello, ma il curriculum e la notorietà di Dani sono indiscutibilmente di livello superiore.
Il 34enne tester KTM ha trascorso un weekend indimenticabile e ha corso in squadra con Joaquin Folch Jr, in sella a una Norton Manx monocilidrica del 1963 e a una Hannah-Paton bicilindrica del 1967. Pedrosa ha gareggiato con l'immancabile 26 stampato su una tabella rigorosamente “old style” - numeri neri su sfondo giallo- e ovviamente non ha sfigurato, nonostante l'intento fosse solo quello di passare del tempo in allegria: “Le gare sono molto divertenti, i piloti scherzano durante le gare e anche dopo. Naturalmente non c’è stress, si tratta solo di godersi la festa”.

Esperienza e velocità non mancano
Pedrosa ha conquistato un nono posto nella combinata delle gare e ha raccolto molte testimonianze di affetto. Il pilota spagnolo ha da poco iniziato questa sua nuova vita lontano dalle competizioni importanti, una scelta che non sembra assolutamente rimpiangere. In KTM d'altronde ha trovato un ambiente pronto ad accoglierlo da grande campione qual è e la RC16 sembra essere già discretamente migliorata grazie alle sue cure. In più di un'occasione i tempi registrati da Pedrosa sono stati migliori addirittura rispetto a quelli segnati da Pol Espargaro, a testimonianza di un talento sempre cristallino.

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