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Patente moto senza esame: a che punto siamo?

Nata per alleggerire il carico di lavoro delle Motorizzazioni, la normativa che dà la possibilità di effettuare i passaggi tra le diverse tipologie di patente A, senza sostenere l'esame pratico, è ancora un cantiere aperto. Si tratta di vedere come impostare il corso pratico in autoscuola e, soprattutto, come certificare la frequenza del candidato. A breve partirà un tavolo tecnico tra le Associazioni di categoria e i rappresentanti del Ministero

Patente moto senza esame
Introdotta con le modifiche legislative al Decreto Infrastrutture-Bis, la normativa che permette i passaggi tra le diverse patenti moto senza sostenere l'esame pratico in Motorizzazione va ancora chiarita ed inquadrata. L’idea è quella di consentire i passaggi tra le patenti A (nello specifico da A1 a A2, da A1 ad A o da A2 ad A) senza dover nuovamente sostenere tutta la trafila burocratica necessaria, foglio rosa ed esame compresi. La normativa prevede la possibilità di sostenere un corso in autoscuola dalla durata di almeno 7 ore e certificato dall’autoscuola stessa. La misura, di cui vi parlavamo approfonditamente in questo video, mira prevalentemente ad alleggerire il carico di lavoro alla Motorizzazione, i cui uffici soffrono della carenza cronica di personale, aggravata dall’emergenza sanitaria degli scorsi anni. Perché le nuove regole entrino in vigore bisogna tuttavia attendere un decreto attuativo necessario per disciplinare tutti gli aspetti tecnici della questione. Decreto attuativo che ancora è in alto mare.

Tavolo tecnico
Per questo, dopo le Feste, è previsto un "tavolo tecnico" tra le Associazioni di categoria ed i rappresentanti del Ministero: da quanto si apprende, il Ministro pretenderebbe certificazioni più stringenti per quanto riguarda l’effettiva frequenza ai corsi, soprattutto per la parte pratica, considerando non sufficiente un semplice attestato emesso dalle scuole guida.

Tra le ipotesi sul tavolo anche quella di un specifica “App”, messa a punto proprio per certificare la presenza al corso del candidato. Da chiarire anche le modalità di svolgimento del corso, per esempio su come andranno divise le ore tra pratica e teoria e su come affrontare i test di guida, quindi se in pista, cioè tra birilli in circuito chiuso, oppure direttamente su strada. Insomma, tutto è ancora da decidere, tempistiche - e prezzi -  compresi. 
Per saperne di più, non possiamo che attendere il tavolo in calendario per le prime settimane del 2023: ovviamente, vi terremo aggiornati.

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