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Norton, ecco la nuova V4SV

Come promesso dal CEO di Norton Robert Hentschel, la sfortunatissima V4SV è pronta a tornare migliorata e “corretta”. Dalle prime immagini ufficiali non notiamo particolari novità né a livello estetico né ciclistico: a cambiare è solo il V4 che, promette Norton, ha risolto i problemi di affidabilità e, a causa dell’Euro 5, perde qualche CV e qualche Nm di coppia. Quando arriverà è ancora da capire 
Le nuove immagini svelate dalla stessa Norton aprono un nuovo capitolo della SBK V4SV. Quasi una soap opera, cominciata anni fa contestualmente alle difficoltà finanziare incontrate dalla casa inglese. Per riassumere: cavallo di battaglia con cui Norton - recentemente “rinata” grazie all’intervento di TVS - pensava di rilanciarsi, l’attesissima V4 avrebbe dovuto essere la prima moto ad uscire dal nuovo stabilimento di Solihull. Un sogno infranto dai 35 irreparabili difetti riscontrati sul modello progettato sotto la precedente proprietà, che, a detta dell'attuale CEO Robert Hentschel, hanno obbligato i tecnici ad interrompere la produzione. Nella stessa lettera con cui il CEO di Norton (che non aveva alcuna responsabilità sull’accaduto) si scusava con i clienti, si ventilava tuttavia - e qui arriviamo al nocciolo della questione - l’arrivo di una nuovissima V4 completamente slegata da quella vecchia, Hentschel prometteva tempi brevi, non oltre la fine del 2021.



La nuova V4
Promessa, in parte, mantenuta: le foto a cui accennavamo prima ci mostrano infatti una V4SV tutta nuova (a livello tecnico, non estetico), “corretta” e, promettono dall'Inghilterra, decisamente più affidabile. Causa forza maggiore (cioè normative antinquinamento), il V4 di 72° cala però sia nella potenza, passando dai precedenti 200 CV agli attuali 185 CV a 12.500 giri, che nella coppia massima, che scende da 130 a 125 Nm a 10.000 giri. Un calo di potenza che, considerando anche l’aumento di peso (ora siamo a 193 kg a secco) si rifletterà inevitabilmente sulle prestazioni, che rimangono comunque di altissimo livello. Poche, per non dire nessuna, le novità a livello ciclistico: confermati il telaio in lega di alluminio con forcellone monobraccio, le sofisticate sospensioni Ohlins NIX30 e TTXGP e l'impianto frenante firmato Brembo. A parte questo e la disponibilità di due varianti di colore - una Manx in argento con ruote forgiate OZ racing di colore rosso ed una Carbon con sovrastrutture in fibra in carbonio e ruote BST anch'esse in carbonio - altro non è dato sapere. Prezzo (che, lo ricordiamo, era di 33mila euro per la vecchia V4RR e di oltre 51mila per V4SS) e data di arrivo sono ancora da chiarire, ma la promessa di Hentschel si direbbe a questo punto mantenuta…

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