Salta al contenuto principale

Nico Terol prova l'Energica a Jerez

In occasione del GP di Jerez Nico Terol ha provato l'Energica che correrà nella MotoE dal 2019. Il Campione del Mondo 125 nel 2011 non s’è risparmiato né con le  critiche - “pesa tanto da sembrare un camion” né tantomeno nei complimenti - “il gas ti dà una bella sensazione e ha un sibilo che ti gasa davvero!”
Tocca a Terol
Con 6 appuntamenti nel Motomondiale, dal 2019 debutterà il campionato di MotoE, la competizione riservata cioè alle sole elettriche di Energica. Qualche anticipazione, tuttavia, è offera anche quest’anno con giri dimostrativi che aprono i diversi Gran Premi: in Qatar è stato Simon Crafar a portare in pista la Energica Ego Corsa, in Argentina ci ha pensato il pilota locale Sebastian Porto, ad Austin Colin Edwards e a Jerez Nico Terol. Il Campione del Mondo 125 nel 2011 s’è detto sorpreso in particolare dal grip e dall’accelerazione fuori curva, nonchè molto “gasato” da sibilo emesso dal propulsore elettrico quando si gira il polso…Certo, c’è anche qualche aspetto negativo che, in vista del mondiale 2019, andrà senza dubbio migliorato: peso e scarsa agilità potrebbero essere un bel problema. Terol ha spiegato: “La verità è che mi è piaciuta, è meglio di quanto mi aspettassi! La potenza è vicina a quella di una CBR600RR di serie, cioè qualcosa meno una Moto2”. “Il grip - ha proseguito l’ex iridato coi lati positivi - mi ha sorpreso davvero molto e l’accelerazione fuori dalle curve mi è sembrata molto buona e lineare. Pur essendo molto diretta, l’erogazione della potenza è ben controllabile e al momento di spalancare il gas ti dà una bella sensazione e ha un sibilo che ti gasa davvero!”.  Generoso con i complimenti, lo spagnolo non s’è risparmiato - com’è giusto - nemmeno nelle critiche: “il principale difetto sta nel peso: bisogna frenare presto e forte e nei cambi direzione sembra un camion. È più pesante di quanto mi aspettassi: arriva ai 280kg!”. Per quanto riguarda peso e maneggevolezza, Terol non ha dubbi: “è certamente un aspetto da migliorare e che può essere pericoloso anche in caso di caduta. Dai 120 km/h in poi - ha aggiunto - si nota che è un po' stanca e c'è molta inerzia…”.
Tuttavia, va ricordato, Terol è salito in sella al modello di serie: c’è da aspettarsi quindi una bella differenza con il modello “definitivo” che correrà nel Mondiale. Tirando le somme, il pilota ha spiegato: “penso possa essere davvero emozionante perché sarà tecnicamente molto livellata. Benchè lontano, parliamo comunque di quello che è il futuro: è un'innovazione positiva e, nonostante io ami le moto tradizionali, credo ci siano tutti i requisiti per un campionato davvero interessante”.
 
Aggiungi un commento