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MXGP 2020 - Cairoli a tutto gas: "Ho corso le prime due gare in difesa, ma alla ripresa voglio attaccare"

Il 9 volte campione del mondo sta recuperando con calma e punta a essere di nuovo a posto in estate: "Herlings e Gajser hanno potuto approfittarne a inizio stagione, ma lo avevo previsto, io ho cercato di puntare sulla costanza". Il futuro: "Firmerò sicuramente per un anno, ma se mi divertirò andrò avanti anche di più"
Tony Cairoli è tornato in Italia, dopo aver trascorso la prima parte della quarantena a Lommel, in Belgio. Ora si trova a Roma e come tutti attende che la pandemia di Cornavirus faccia il suo corso, dedicandosi ai mestieri all'aria aperta nella sua proprietà. Fino a due settimane fa il 9 volte campione del mondo si era potuto allenare, poi ha tolto stivali e casco e si è rassegnato allo stop forzato: “Nonostante fossi su una pista privata, in caso di infortunio sarebbe stato un bel problema per tutti”. Lo stop permette se non altro di recuperare da un infortunio piuttosto difficile, come ha raccontato alla Gazzetta dello Sport.

Dopo l'incidente
“Ci ho messo due mesi dopo l'infortunio per tornare sufficientemente in forma per una gara, ho saltato gli Internazionali d'Italia per questo motivo. Anche adesso la spalla non è al top, però finalmente siamo sulla strada giusta. La mobilità non è un grosso problema, nel nostro sport non ne facciamo una questione di gradi. Ma lussandomi la spalla mi sono lesionato il tendine del bicipite e del tricipite, con qualche problema nervoso. Il tricipite funziona al 30%, non sarebbe il massimo sulle buche”. Cairoli sta approfittando dello stop anche per recuperare i problemi al ginocchio e rinforzare la muscolatura, ma si gode anche il nuovo “mestiere” di papà: “Il bimbo ha sei mesi, è un'esperienza fantastica. Non vedo l'ora di poterlo portare un po' in giro, le moto non mancano in garage”.

Che mondiale sarà?
Dopo le prime due gare Tony è riuscito a farsi un'idea del mondiale che sarà: “Sicuramente il livello è altissimo, Gajser ed Herlings sono in condizioni ottimali, anche d'allenamento e nelle prime due gare ne hanno potuto approfittare. Noi abbiamo puntato sulla costanza, era in programma di fare così. Speriamo di crescere nel corso della stagione e di essere pronti alla ripresa. Verosimilmente non credo che si possa iniziare prima di agosto”. Il calendario sarà accorciato, ma Cairoli non lo vede come un problema, anzi: “La stagione breve è sicuramente un vantaggio per recuperare il meglio possibile. Comunque ci sono troppe gare in calendario, a prescindere dal virus sarebbe meglio farne meno ma di qualità”.

Il futuro
Guardando avanti la situazione è fluida: “I piani per il futuro sono di continuare ancora per qualche anno. Siamo in scadenza di contratto, ma non vedo problemi. Certo che ora bisogna aspettare. Un anno lo rinnovo sicuro, ma per adesso mi esprimo alla metà di quello che posso fare, quindi non so ancora che decisione prendere. Il decimo titolo non è un'ossessione, i numeri non mi interessano. Mi interessa tornare davvero a posto, perché allora sì che ti diverti”.

MotoGP, rally e F1
Cairoli è un appassionato di rally. In molti ricordano le sue partecipazioni al Rally di Monza, ma Tony punta in alto: “Tra tutte le auto e moto che ho provato il rally è quello che mi interessa di più. Fare almeno una prova del wrc è il mio sogno, anzi il mio obiettivo, quando finirò con il cross. Il cross comunque non ha paragoni come sforzo fisico, conosco gente che fa triathlon e mi dice che la fatica non è poca nemmeno per loro”. I piloti di MotoGP? "Dovizioso è uno che va forte e ha una buona tecnica con il cross, ma io se potessi scegliere di correre tra MotoGP e Formula 1 sceglierei la seconda. Quando ho girato sono rimasto sconvolto solo al rumore”.

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