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Musica, Moto, Vento… e Bicicletta: la doppia sfida di Giulio Maceroni

Il "chitarrista delle moto" Giulio Maceroni ha partecipato a due progetti particolarmente interessanti. Nel primo ha fuso "in assenza di gravità" due delle anime del brand Yamaha, nell'altro, invece, ha dato voce alla velocità

Quando musica e sport si incontrano, succede qualcosa di raro. Ma quando si fondono con tecnologia, passione e una buona dose di follia creativa, il risultato è pura ispirazione. È ciò che sta facendo Giulio Maceroni, chitarrista, performer e compositore, in collaborazione con Yamaha, Aerogravity, il Team Jayco AlUla e l'Accademia NAM Milano – Audio and Music Academy. 

Chi è Giulio Maceroni

Classe 1994, Giulio Maceroni è un musicista comasco noto per il suo approccio sperimentale alla chitarra elettrica e per i suoi progetti multidisciplinari che fondono musica, movimento e performance estrema. Ha collaborato con realtà internazionali come MotoGP, MXGP, WSBK e Yamaha, portando il rock fuori dai palchi e dentro luoghi mai esplorati dalla musica, come gallerie del vento o studi di registrazione mobili. La sua cifra artistica? Unire emozione, tecnica e adrenalina.

Vento, moto e chitarra: rock a 265 km/h

Il primo progetto prevede una sfida apparentemente impossibile: suonare dal vivo, con una chitarra elettrica, all’interno della galleria del vento più grande d’Europa. Un flusso d’aria verticale a 265 km/h, corpo sospeso, equilibrio instabile e l’unico punto fermo: la musica. Grazie al supporto tecnico di Aerogravity e alla fiducia di Yamaha Motor e Yamaha Music, Giulio ha affrontato settimane di preparazione mentale e fisica, imparando a gestire i flussi d’aria mentre suonava sospeso a mezz’aria. Ogni take, ogni nota, era un atto di controllo, forza e creatività. Il progetto ha richiesto anche una particolare customizzazione dello strumento, con l’aiuto di Magrabò, che ha realizzato una tracolla ancorata alla gamba per garantire stabilità. La colonna sonora è una rivisitazione potente e visionaria di Vivaldi, curata appositamente per questa performance. Barocco ed elettrico si fondono in una miscela unica, che corre sul filo del vento come una moto in piena accelerazione. Il video ufficiale, lo potete vedere qui sotto, racconta tutto questo: musica, tecnica e adrenalina pura. 

 

 

La bici che suona

Parallelamente, Giulio Maceroni ha realizzato un secondo esperimento musicale, partendo da un’idea altrettanto originale: trasformare i suoni di una bicicletta da gara in una traccia musicale. Con il supporto dell’Accademia NAM di Milano e del docente Davide Pantaleo, Maceroni ha catturato i suoni reali della Giant del Team Jayco AlUla – ingranaggi, freni, raggi, cambi – per trasformarli in una vera e propria composizione. Un’operazione di sound design avanzato, che unisce tecnologia, ritmo e sensibilità acustica. Il progetto, realizzato durante il Giro d’Italia, è oggi un video che racconta una sinfonia inedita: quella nascosta dietro ogni pedalata. Progetti che sembrano folli. E proprio per questo necessari. Perché, come dice Maceroni, "più la sfida è estrema, più è dannatamente bella."

 

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