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Multa accertata con autovelox: è nulla se la strada non presenta alcuni requisiti

Il capitolo delle multe accertate tramite autovelox si arricchisce di nuovi particolari, da utilizzare, soprattutto, per farsele annullare. L’ultimo trend giudiziario si sostanzia nell’accoglimento dei ricorsi contro le multe per eccesso di velocità, accertate mediante autovelox, quando la strada non presenta certe caratteristiche. 
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Occhio alla strada
Secondo i giudici della Cassazione, le strade “ad alto scorrimento”, per loro natura, male si prestano all'accertamento con stop del veicolo, poiché costringerebbero il guidatore a repentine frenate, ponendo così a repentaglio l'incolumità dei soggetti che viaggiano.
In linea con quanto deciso dai giudici di legittimità, multa alla mano, bisogna verificare su quale tipologia di strada l’infrazione è stata accertata:
• autostrade;
• strade extraurbane principali;
• strade extraurbane secondarie;
• strade urbane di scorrimento;
• strade urbane di quartiere;
• strade locali e itinerari ciclopedonali.
In particolare, la strada “urbana di scorrimento”, per essere tale, deve presentare le particolari caratteristiche elencate dal Codice:
• carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico, ciascuna con almeno due corsie di marcia, e un'eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici,
• banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate.
Ne consegue che, se la strada definita nel verbale come “urbana di scorrimento” non presenta le sopraelencate caratteristiche, l’eccesso di velocità non poteva essere rilevato con autovelox, con conseguente nullità della multa. Ma, ovviamente, si dovrà passare per il Giudice.
 

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