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MotoGP Starting Grid: tutti in pista subito a Phillip Island

Non c'è pausa per il motomondiale che torna a correre in Australia: Marquez vuole la Tripla Corona, Dovizioso e Petrucci riusciranno a fermarlo? Quartararo insegue la prima vittoria e la supremazia in casa Yamaha
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La “tripla asiatica” è la malattia contagiosa che ci porta a vivere tre gare in altrettante settimane, il giro matto della MotoGP che sbarca in Oriente a ottobre, per tornare in Europa solo con il round conclusivo di Valencia. Archiviato il Giappone, Guido Sassi ci porta alla scoperta dell'Australia con MotoGP Starting Grid.

La novità
Non è una sorpresa, ma Fabio Quartararo ha conquistato matematicamente il titolo di Rookie of the Year in questo 2019 e si conferma anche per la statistiche il miglior esordiente della classe regina. Non tutte le stagioni sono uguali: l'anno scorso il deb Morbidelli in sella a una scorbutica Honda raccolse appena 50 punti, nel 2017 Johann Zarco invece ben impressionò con la Yamaha Tech3. El Diablo è stato capace però di fare meglio del connazionale: con 3 gare ancora da correre i punti sono solo 5 in meno rispetto all'ex pilota Ktm, le pole position 4 contro 2 e i podi 6 contro 3. Fabio è il debuttante di maggiore impatto dai tempi di Marc Marquez e il termine di confronto ormai è proprio quello. Per incorniciare la stagione e renderla speciale come gli esordi di Marc, Lorenzo o Valentino, a Quartararo servirebbe una vittoria. Senza strafare, tuttavia: Casey Stoner nel 2006 iniziò la propria carriera in top class con una stagione senza grossi acuti, per poi dominare l'anno seguente quando si trovò in sella alla moto giusta.

Che numeri
In Thailandia Marquez ha conquistato il titolo piloti, in Giappone quello costruttori. Ora l'obiettivo di Marc si sposta sul mondiale squadre, dove il team Repsol insegue Ducati a soli 17 punti di distanza: Dovizioso e Petrucci guidano con 400 punti, ma l'otto volte campione del mondo è a quota 350, a cui vanno aggiunte le briciole racimolate da Lorenzo e Bradl per altri 33 punti. La missione di vincere la cosiddetta Triple Crown è tutt'altro che impossibile considerando il ruolino di marcia del 93. Al di là del titolo in sé – che ha un valore relativo- il vero obiettivo di Marc sembra quello di annichilire la concorrenza. Portare gli avversari alla rassegnazione di vittoria in vittoria pare il vero target del pilota di Cervera e il piano sembra in qualche modo vicino al compimento.

La sfida
Assegnato il titolo piloti e con Dovizioso che per il terzo anno di fila è sulla buona strada per confermare il secondo posto, ad animare il paddock è la corsa interna alla Yamaha per la supremazia in sella alla M1. Il confronto si gioca sull'orgoglio personale e la volontà di attribuirsi la linea di sviluppo della moto che verrà, i protagonisti sono Vinales e Quartararo, con Rossi terzo incomodo. Il Dottore non è lontano a livello di classifica: i punti di distacco da Fabio sono 18, 31 quelli che lo separano da Maverick. Valentino però sta attraversando una crisi tecnica come non ne ha mai passate in Yamaha, mentre Vinales e Quartararo sono tra i migliori, Marquez escluso. Il francese sta recuperando sul compagno di marca con la M1 ufficiale: 5 volte meglio su 7 dalla pausa estiva in poi e 13 punti di svantaggio non sembrano una distanza incolmabile.

Questa è storia
Il 28 ottobre 2012 Casey Stoner vinceva per la sesta volta consecutiva il gran premio d'Australia di MotoGP: fu anche l'ultimo successo dei 45 di Casey nel motomondiale, alla sua penultima gara prima del ritiro. La superiorità che l'australiano mostrava sulla pista di casa era imbarazzante, il dominio sugli avversari totale. La Honda trovò in Marquez un più che degno erede ma, a vedere come il 93 ha addomesticato la concorrenza, non può mancare un po' di rimpianto per un duello che non abbiamo mai visto tra i due e che forse ci avrebbe regalato più di un'emozione negli anni.

Hot Spot
La curva 10 a Phillip Island non ha l'onore di portare un nome famoso e nel sinuoso circuito dell'isola è l'ultima a destra prima che i piloti si riportino sul rettilineo di partenza. Si trova in fondo a una discesa, dopo che le moto hanno scollinato, in arrivo dalle esse 7-8 e dalla Lukey Heights. Non è una curva semplice perché si arriva con le gomme non perfettamente in temperatura sulla parte destra e bisogna prepararsi al deciso cambio di direzione richiesto dalla 11. La 10 è anche una bella opportunità però per chi vuole attaccare: nel 2015 Iannone infilò in un colpo solo sia Rossi che Marquez. Il Dottore aveva sorpassato il 93 in staccata, Andrea riuscì a sfruttare il pertugio per passare prima lo spagnolo all'interno e poi Valentino all'esterno con una manovra da urlo. Pochi giri più tardi Marc nello stesso punto avrebbe regolato Lorenzo per andare a vincere una delle gare più spettacolari degli ultimi 20 anni. Coraggiosi, fatevi avanti!

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