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MotoGP Starting Grid: si scrive Brno ma si legge Italia

Dai duelli tra Rossi e Biaggi alle vittorie di Cadalora e Capirossi, fino al successo di Dovizioso: il gp della Repubblica Ceca è stato il teatro di grandi trionfi nostrani, ma negli ultimi 9 anni solo il forlivese ha vinto per i nostri colori. Da tenere d'occhio il solito Marquez, ma le Yamaha sono in ripresa e l'ultima curva può regalare grandi emozioni
Le vacanze della MotoGP sono finite, Marc Marquez ha già una voglia matta di ricominciare a strisciare i gomiti sull'asfalto e Guido Sassi ci porta alla scoperta del Gran Premio della Repubblica Ceca, con la decima puntata di MotoGP Starting Grid.

La novità
Tutti in pista a Brno o quasi, perché Jorge Lorenzo non sarà della partita. Come in fondo era prevedibile, la doppia frattura alle vertebre patita ad Assen necessitava di tempo per guarire e Jorge salterà l'intero back to back, Repubblica Ceca e Austria. La sfortuna sa bene quando colpire e così il maiorchino non potrà scendere in pista nemmeno nei test di lunedì prossimo. Una beffa doppia per il 99, che aveva bisogno di recuperare confidenza con la Rc213V e invece dovrà attendere fino a Silverstone per tornare in sella. Come sostituto di Jorge, Puig schiererà ancora Stefan Bradl. Il tedesco nelle due apparizioni 2019 come pilota Honda ha raccolto altrettanti decimi posti: niente per cui strapparsi i capelli e comunque meglio di quanto fatto da Lorenzo in tutta la stagione. Bradl è reduce dalla 8 ore di Suzuka, la gara endurance su cui Honda puntava molto e che invece per il quinto anno consecutivo ha visto la Casa Alata sconfitta. Come sempre ci dovrà pensare Marquez a riportare il buonumore nel box Hrc.

Che numeri
Nessuno vince a Brno per due anni di fila dal biennio 2008-09, quando Rossi mise a segno la doppietta che lo portò a quota 7 vittorie sulla pista ceca. Da allora si sono alternati 6 diversi piloti sul gradino più alto del podio e negli ultimi 5 anni sempre rider diversi. L'anno scorso vinse Dovizioso, al termine di una sfida infuocata con Lorenzo e Marquez. La cabala, ma anche lo stato di forma di Marquez indicano come difficile un bis del forlivese, chissà che non sia Petrucci a dare fastidio allo spagnolo. In passato Brno è stata pista di grandi vittorie italiane in classe regina: Cadalora, Biaggi, Capirossi, per non parlare di Agostini quando ancora si correva sul circuito stradale.

La sfida
Raramente quest'anno sulla carta si potevano contare alla vigilia di un gran premio così tanti piloti in lizza per la vittoria: se Marquez va indicato di diritto, a contendergli il successo potrebbe essere una Yamaha. Con Valentino che deve trovare la quadra di set up e Quartararo chiamato a evitare passi falsi dopo la scivolata del Sachsenring, Vinales ancora una volta sembra l'avversario più accreditato per dare filo da torcere al 93.

Questa è storia
Il 2001 fu l'ultimo anno delle 500 prima dell'avvento della MotoGP e fu anche l'anno di un duello indimenticabile tra Rossi e Biaggi a Brno: i due si stavano giocando il mondiale e arrivarono in Repubblica Ceca con Valentino forte di 5 vittorie, contro le 3 del romano. Brno era una delle piste preferite di Max: ci aveva già vinto 6 volte, l'ultima proprio l'anno precedente. Rossi dal canto suo arrivava dal trionfo alla 8 ore di Suzuka, ma sapeva di dover correre in difesa. Il gran premio fu un affare a due con Biaggi a fare la lepre e Rossi che era la sua ombra. Ma a metà gara il romano scivolò, Rossi andò a vincere e portò a 29 punti il proprio vantaggio in classifica. Fu quello probabilmente il turning point della stagione: se Valentino si laureò ultimo campione della classe 500 buona parte del titolo lo portò a casa proprio nella domenica rovente di Brno.

Hot spot
La curva 10 arriva in fondo a un lungo rettilineo in discesa e fu teatro nel 1996 del sorpasso di Rossi su Jorge Martinez, all'ultimo giro della classe 125. Ma tra tutti i punti di sorpasso quello davvero letale è l'insieme delle 13 e 14, l'ultima esse prima del traguardo. La frenata della curva 13 è una staccata decisa e chi vuole può provare a forzare per passare l'avversario: lo ha fatto per esempio Lorenzo l'anno scorso su Marquez, salvo poi pagare il contro sorpasso prima della 14. Ed è proprio l'ultima curva che può regalare un brivido inatteso: lo spazio non è molto, ma se ci si riesce ad infilare l'avversario ha poche possibilità di incrociare e la linea del traguardo è piuttosto vicina. Appuntamento all'ultimo giro? 
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