Salta al contenuto principale

MotoGP Starting Grid: Misano abbraccia Vale, ma serve un'impresa per vincere

Il campione di Tavullia ottimista dopo i recenti test, ma dovrà vedersela innanzitutto con Vinales e Quartararo. La Ducati arriva dalla vittoria di Dovizioso e dal duello tra Lorenzo e Marquez dell'anno passato: il forlivese e Petrucci hanno buone carte in mano per questa edizione
Se il Mugello è la pista più bella del mondo, Misano è la “casa” dei nostri piloti. La seconda tappa italiana del mondiale è una gara speciale, a due passi da Tavullia e nel cuore della Romagna. Guido Sassi ci porta a scoprire le novità dell'appuntamento clou nella terra dei motori.

La novità
Nei test di Misano Yamaha ha portato alcune novità, teoricamente già spendibili nell'ultima parte di 2019. Se il nuovo motore non ha impressionato e comunque per regolamento non potrebbe essere utilizzato prima della prossima stagione, gli scarichi, la copertura del disco anteriore e soprattutto il nuovo forcellone in carbonio sono piaciuti ai piloti che li vorrebbero avere già disponibili. Non è detto però che ci siano i tempi tecnici e l'ok degli ingegneri giapponesi all'utilizzo in gara. Generalmente a Iwata ci vanno con i piedi di piombo prima di approvare l'introduzione di un nuovo componente e non faranno eccezione nemmeno per la gara di casa di Valentino se i tempi non saranno maturi. A ogni modo la M1 in questa seconda parte di stagione mostra già alcuni progressi sul fronte della gestione elettronica e se non dovesse fare eccessivamente caldo le Yamaha potrebbero anche essere della partita in ottica vittoria.

Che numeri
11 piloti romagnoli o sanmarinesi tra MotoGP, Moto2, Moto3 e MotoE, un numero variabile di wild card, i ragazzi dell'Academy e soprattutto Valentino Rossi: il gp di Misano e della Riviera di Rimini è la gara di casa un po' per tutti e tutti vogliono fare bella figura. I posti sul podio però sono solo 9 tra le tre categorie del mondiale. L'anno scorso abbiamo occupato il gradino più alto in ogni gara: non era mai successo e l'impresa sarà difficile da ripetere, ma la lista dei 10 successi italiani al Marco Simoncelli ha buone speranze di allungarsi ancora. Rossi ha vinto tre volte, la Ducati due, l'ultima proprio l'anno scorso con Dovizioso. Petrucci viene da gare opache ma il punto più alto della stagione lo ha vissuto proprio in Italia, con il successo del Mugello.

La sfida
Inutile girarci intorno: se la moto di Iwata non è ancora in grado di giocarsi la vittoria su diverse piste, la lotta interna a tre per la supremazia in Yamaha è apertissima. Dopo Silverstone Vinales stesso ha detto: “Il mio obiettivo è essere la prima M1 al traguardo in ogni gara”. Quartararo intanto non si accontenta più di essere il miglior rookie in circolazione e dai vertici in Giappone sono arrivati aggiornamenti per la sua moto, ora più simile a quella dei due ufficiali e di Morbidelli. Sul piatto c'è anche l'indirizzo futuro dello sviluppo: l'anno scorso Maverick non si trovava con una M1 più consona alle esigenze di Vale, quest'anno è il contrario. Chi avrà più voce in capitolo sullo sviluppo del prototipo 2020? Misano è un crocevia importante della stagione: da qualche gara Rossi e Vinales si scambiano la posizione in classifica generale come miglior Yamaha, ma lo spagnolo ha vinto una gara, mentre Rossi è più costante. Quartararo dal canto suo ha messo insieme 3 podi e altrettante pole e dei al momento è il più rapido sul giro secco. Sarà un bel finale di stagione.

Questa è storia
Del tris di vittorie di Rossi a Misano, l'ultima in ordine di tempo risale al 2014. Era la stagione delle 10 vittorie consecutive di Marquez, che arrivava in Romagna con 11 successi su 12 gran premi. A Misano la Yamaha si presentò però in gran forma: Lorenzo segnò la pole, Rossi fu il migliore nel warm up. In gara il Dottore si liberò presto del compagno di squadra, ma non di Marquez. I due battagliarono per alcuni passaggi, poi il 93 cadde alla seconda della Rio quando mancavano 19 giri al termine, facendo spegnere la moto. Il resto della gara fu una cavalcata vincente per Rossi, che tornò alla vittoria dopo Assen 2013.

Hot spot
Il Curvone è il Curvone, anche oggi che il senso di marcia a Misano è invertito. Le MotoGP lo affrontano a 290 chilometri all'ora, prima di tuffarsi giù verso il Carro. Ed è proprio lì che tendenzialmente si porta l'attacco, sfruttando la velocità acquisita e cercando di infilarsi in un varco che l'avversario può lasciare in una frenata dagli spazi non semplici da gestire. L'anno scorso però Lorenzo ha sparigliato le carte: approfittando della potenza del desmo e di uno scuotimento della moto di Marquez, il maiorchino ha attaccato il sette volte campione del mondo proprio all'interno del Curvone, in un punto piuttosto inusuale. Con il pilota Honda sorpreso dal tempismo della manovra, Lorenzo è riuscito a sopravanzare il rivale: che brividi e che perla, un vero momento di lucida follia!
 
Aggiungi un commento