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MotoGP, Ezpeleta pronto a soluzioni drastiche

Il numero uno di Dorna apre a una stagione fortemente ridotta: "Non vogliamo finire il 2020 in inverno, per non compromettere il campionato dell'anno prossimo". Nei giorni scorsi sia Dall'Igna che Beirer avevano dichiarato che Ducati e KTM sarebbero favorevoli a una stagione anche solo di 10 gare
Il calendario della MotoGP perde in media un gran premio a settimana. Il tempo passa e le tappe vengono rimandate. Per ora non è saltato nessun appuntamento, ma per la prima volta con Jerez, la Dorna ha evitato di fissare una data alternativa per correre il gp. Da più addetti ai lavori oramai giungono perplessità sulla possibilità di aprire la stagione entro giugno e anche Carmelo Ezpeleta inizia pubblicamente a parlare di stagione fortemente rimaneggiata.

L'intervista
Il CEO di Dorna ha rilasciato dichiarazioni in questo senso al periodico spagnolo AS: “Non possiamo fornire date alternative finché non sappiamo quando possiamo iniziare. Stiamo già discutendo con la Francia e poi lo faremo con l’Italia e la Catalogna. Se la stagione inizia troppo tardi, non rientreranno tutti gli appuntamenti e dovremmo annullare”. Al momento si attende il calo dei casi di Coronavirus registrati, ma bisognerà anche capire come si muoveranno i governi per scongiurare una seconda ondata di contagi. “Quando avremo le idee più chiare penseremo ad organizzare la stagione nel miglior modo possibile. Faremo il possibile, senza stressare ancora di più il finale del campionato”. Tradotto in termini pratici, Ezpeleta non vuole che si finisca a correre a dicembre, perché ci sarebbero a quel punto ripercussioni anche sulla stagione 2021: “Facciamo una stagione più breve per fare tutto l’anno prossimo. Quando vedremo in che situazione ci troviamo, vedremo come organizzare i prossimi campionati, perché il mondo non sarà più lo stesso”.

Tasche vuote
A preoccupare infatti è il dopo pandemia: i proprietari dei circuiti e gli stessi costruttori dovranno fare i conti con una crisi finanziaria senza precedenti. Nei giorni scorsi sia Gigi Dall'Igna per Ducati che Pit Beirer per KTM si erano già detti favorevoli a una stagione “part-time”, con sole 10 gare in questo 2020. Per arrivare a concretizzare il progetto, Dorna, Irta ed Msma dovranno trovare il parere favorevole della FIM: la federazione prevede che una stagione debba essere corsa su 13 appuntamenti per essere dichiarata valida, e quindi sarà necessario modificare il regolamento.
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