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Moto Guzzi V100 Mandello, svelata la moto della rivoluzione - VIDEO

Si è parlato tanto di questo nuovo modello della Moto Guzzi e finalmente ve lo possiamo mostrare: si chiama V100 Mandello e sebbene siano state diffuse pochissime informazioni al riguardo, è una moto che segna l’inizio di una rivoluzione. La capostipite di una nuova generazione, nuova nel concetto e nuova nella tecnica. Svelandola a Mandello i vertici dell’azienda hanno anticipato che la moto verrà presentata ufficialmente il 23 novembre all’EICMA, e questo contiene una notizia nella notizia: non era ancora stato detto prima, ma questo significa che il gruppo Piaggio al Salone di Milano ci sarà.
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Finalmente è qui!
Si è parlato tanto di questo nuovo modello della Moto Guzzi e finalmente ve lo possiamo mostrare: si chiama V100 Mandello e sebbene siano state diffuse pochissime informazioni al riguardo, è una moto che segna l’inizio di una rivoluzione. La capostipite di una nuova generazione, nuova nel concetto e nuova nella tecnica. Svelandola a Mandello i vertici dell’azienda hanno anticipato che la moto verrà presentata ufficialmente il 23 novembre all’EICMA, e questo contiene una notizia nella notizia: non era ancora stato detto prima, ma questo significa che il gruppo Piaggio al Salone di Milano ci sarà.
È una moto che colpisce al primo sguardo, il Centro Stile Piaggio guidato da Marco Lambri ha fatto un gran bel lavoro mixando ad arte innovazione e tradizione, quella che sarà la direzione del futuro intrapresa dal marchio. La carrozzeria – perdonate il termine obsoleto per una proposta così innovativa – è in un pezzo unico dal cupolino alla coda, sinuosa ma con un po’ di spigoli, e qua e là garbati richiami al passato: i più… grandicelli ritroveranno qualche accenno alla V65 Lario, alla colorazione delle indimenticabili V7 Sport (le prime) al cupolino della V35 Imola. Quel cupolino che cela una delle soluzioni inedite di questa V100: È la prima moto con aerodinamica attiva. Significa che cambia a seconda delle situazioni: sopra una certa velocità il parabrezza si alza (con ogni probabilità in maniera automatica) per offrire maggiore protezione, e allo stesso modo si aprono in avanti i due paramani trasformandosi in ali che garantiscono stabilità.
La rivoluzione è anche nel motore, del quale si era chiacchierato tanto negli ultimi tempi. Resta sempre un bicilindrico a V trasversale come è tradizione del marchio, ma non c’è un pezzo intercambiabile con le unità che lo hanno preceduto. Per la prima volta viene adottato il raffreddamento a liquido e questo ha portato i motoristi a optare per una inconsueta uscita degli scarichi sul fianco delle testate invece che nella posizione consueta, per la presenza del radiatore. Del motore sappiamo che ha una cilindrata di 1000 cm³ e distribuzione a quattro valvole per cilindro, e c’è anche da rilevare come sia piuttosto corto rispetto alle unità che l’hanno preceduto. Tutto il resto ce lo racconteranno all’EICMA.
La nuova Guzzi colpisce anche per la cura con cui sono realizzati molti elementi, dai supporti delle pedane allo splendido braccio oscillante unico della sospensione posteriore, che racchiude l’albero della trasmissione cardanica. Si può rilevare come il telaio apparentemente sia a traliccio di tubi con il blocco motore che viene impiegato come elemento stressato, e come sia impiegata componentistica di alto livello: forcella a steli rovesciati e ammortizzatore Öhlins, impianto frenante Brembo con pinze a quattro pistoncini a fissaggio radiale.
L’impressione è che possano esserci parecchie altre novità, e resta la curiosità non solo per i valori di potenza e coppia ma anche di peso e interasse, perché la Mandello non è piccolissima ma traspare l’attenzione a contenerne la lunghezza: potrebbe rivelare sorprendenti doti di maneggevolezza. Sono ipotesi, solo ipotesi. Che stuzzicano ancor di più la curiosità per quella presentazione alla Fiera di Rho.


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