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Mercato due ruote mondiale: nel 2020 la perdita è dell'11%

A causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19, il 2020 dovrebbe chiudersi con una flessione dell’11% ed una perdita complessiva di “soli” 9,6 milioni di nuove immatricolazioni. Dopo i mesi più difficili, il mercato delle due ruote è tornato a crescere in estate
Mercato globale due ruote
Pur con qualche differenza da paese a paese, l’emergenza sanitaria ha inevitabilmente portato ad una significativa contrazione nel mercato delle due ruote. Dopo il crollo registrato nei mesi di marzo, aprile e maggio, con l’arrivo dell’estate i numeri delle immatricolazioni sono tornati a crescere, senza tuttavia consentire una vera e propria ripresa del settore. Come testimoniato dalle statistiche raccolte da MotorCyclesData, il contraccolpo a livello globale non è stato infatti di poco conto. Entrando nel dettaglio, durante i primi sei mesi del 2020, tra moto, scooter e ciclomotori le vendite nel mondo si sono infatti fermate a soli 21,9 milioni, segnando così un calo del 29,7%, di cui -15,9% nel primo trimestre e -42,2% nel secondo. Come accennato, la situazione è leggermente migliorata con l’arrivo dell’estate: con un totale di 5,2 milioni, le vendite a luglio hanno registrato un calo più contenuto (-3,8%), segnando in agosto una ripresa pari al +9% con 5,7 milioni di nuove immatricolazioni. Tirando le somme, la situazione registrata nei primi due terzi del 2020, cioè da gennaio ad agosto, il totale delle vendite nel mondo si è pertanto fermato a 32,8 milioni di veicoli, corrispondenti ad un -21,5% rispetto ai numeri del 2019. A soffrire maggiormente sono stati in particolare la regione indiana con un pesante -37,4% e l’insieme dei mercati ASEAN (Indonesia, Filippine, Vietnam, Thailandia, Malesia, Cambogia e Singapore) con una perdita del 23,5%. Decisamente meglio invece Cina, Giappone, Corea e Taiwan, dove il calo è stato solo del 4,1%. Spostandosi in occidente, MotorCyclesData ha invece registrato un calo del 19,6% in America Latina, del 9,6% in Nord America e del 4,7% in Europa. In base alle previsioni, entro la fine dell’anno si dovrebbe comunque assistere ad una progressiva ripresa con un totale di circa 55,5 milioni di unità ed una flessione dell’11%, corrispondente cioè ad una perdita di 6,9 milioni nuove immatricolazioni a livello globale. 
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