Mai vista in Italia, ma che bella che è: Honda CB400 Four

Una Super Four diversa: più classica, più affascinante

In pochi la conoscono da noi, ma in Giappone la Honda CB400 Four è una vera icona per intenditori. Presentata nel 1997 come alternativa “retrò” alla CB400 Super Four (presentata nel 1992), ne condivide il motore a quattro cilindri in linea ma lo declina con una sensibilità tutta diversa: serbatoio scolpito, sella piatta e soprattutto un impianto di scarico 4-in-4 che la rende immediatamente riconoscibile. Non si tratta solo di estetica: la CB400 Four vuole evocare la CB750 Four degli anni Settanta, non solo nello stile, ma anche nel feeling di guida.

Tecnica rivista per un’anima vintage

Per ottenere un comportamento più fedele alla guida dell'originale, Honda ha modificato l’inclinazione dei cilindri (da 26° a 21°) e riprogettato il telaio, aumentando il carico sull’avantreno. Il risultato è una moto stabile, con inserimenti lenti e sicuri, pensata per chi apprezza il piacere di guida più che la rapidità. Anche il sistema di alimentazione è stato adattato, con carburatori orientati diversamente per favorire una risposta più progressiva. Tutto nella CB400 Four è costruito intorno all’idea di "baricentro basso", di solidità e presenza, come si faceva una volta.

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Poco da dire, bella è davvero bella. Anche di tre quarti posteriore

Un suono inconfondibile e tanto carattere

Il punto forte? Ovviamente i quattro scarichi separati. Non solo per l’impatto visivo, ma anche per il suono che producono: corposo, pieno, con un timbro unico nel panorama delle 400. È una moto pensata per un pubblico che cerca emozione più che prestazioni assolute. Oggi è difficile trovarla fuori dal Giappone, dove resta ancora molto amata. Da noi non è mai stata importata ufficialmente: un vero peccato, perché la CB400 Four sarebbe una presenza perfetta per chi sogna il vintage con l’affidabilità di una Honda moderna.