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Lucky Explorer 5.5, per giovani viaggiatori

Si chiama Lucky Explorer 5.5 la moto d’accesso al programma Lucky Explorer Project, e sebbene sia commercializzato da MV Agusta non ne porta il marchio perché costituisce un mondo a sé stante. È stata presentata insieme alla 9.5 ma sarà la prima ad arrivare, il prossimo mese di febbraio

Si chiama Lucky Explorer 5.5 la moto d’accesso al programma Lucky Explorer Project, e sebbene sia commercializzato da MV Agusta non ne porta il marchio perché costituisce un mondo a sé stante. È stata presentata insieme alla 9.5 ma sarà la prima ad arrivare, il prossimo mese di febbraio, ed è anche quella più a portata di mano in termini di cilindrata e di prezzo. 

Motore da 554 cm3

È stata disegnata dal CRC e sviluppata in collaborazione con il partner QJ, propone un livello qualitativo particolarmente elevato per il suo segmento di appartenenza e ha un fascino formidabile: richiama la famiglia delle Elefant che conquistarono due vittorie nella Dakar originale, quella durissima che partiva da Parigi e si concludeva nella Capitale del Senegal. Come suggerisce il nome è una media cilindrata, 554 cm³, ma ha l’aspetto di una cilindrata superiore ed elementi caratteristici dei grandi rally africani, come il serbatoio da 20 litri che scende molto in basso e la carenatura con le grandi uscite laterali per l’aria calda proveniente dal radiatore. In questa fase di lancio viene proposta nella sola Iivrea bianco/rosso/nero che richiama le moto ufficiali di Edi Orioli e Ciro de Petri. È il fascino della leggenda, resa più vicina da misure accessibili: la sella è a 860 mm da terra, l’interasse 1505 mm e il peso a secco 220 kg.

Bicilindrico in linea

La Lucky Explorer 5.5 è spinta da un motore bicilindrico in linea a quattro tempi che per questa applicazione è stato maggiorato a 554 cm³ per ottenere una curva di coppia ancora più robusta: alesaggio e corsa 70,5 x 71 mm. È dotato di distribuzione doppio albero a camme in testa con quattro valvole per cilindro, raffreddamento a liquido e sistema di iniezione/accensione integrato; l’albero motore con le manovelle a 270° garantisce una erogazione più vigorosa e migliori doti di trazione. Vengono dichiarate una potenza di 35 kW (47,6 CV) a 7500 giri/minuto e una coppia di 51 Nm (5,19 kgm) a 5500 giri/minuto. La trasmissione è tradizionale, frizione multidisco in bagno d’olio e cambio a sei marce con ingranaggi sempre in presa.

 

Sospensioni regolabili

La ciclistica è incentrata su un telaio a traliccio di tubi in acciaio e la sospensione posteriore è costituita da un forcellone a due bracci in lega di alluminio che sollecita un ammortizzatore KYB regolabile in tutte le funzioni, per una escursione ruota di 162 mm; all’anteriore una forcella oleodinamica a steli rovesciati di 43 mm Ø dello stesso produttore, regolabile nel freno in estensione e nel precarico, e capace di una escursione di 135 mm.

Freni da grande

L’impianto frenante è dimensionato generosamente, davanti due dischi flottanti di 320 mm Ø con pinze Brembo a quattro pistoncini e dietro un disco di 260 mm Ø con pinza a due pistoncini, l’ABS è prodotto da Bosch. Trattandosi di una moto fuoristrada i cerchi ovviamente sono a raggi, l’anteriore di 19” e il posteriore di 17”, con pneumatici 100/80-ZR19 e 150/70-ZR17. “Africana” sì ma moderna: la Lucky Explorer 5.5 ha un cruscotto TFT con schermo a colori da 5” che permette la connessione bluetooth e l’uso del GPS.

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