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Nembo: la terza rivoluzione

Continua l’avventura della Nembo, la rivoluzionaria moto ideata e sviluppata da Daniele Sabatini secondo schemi assolutamente fuori del comune: il motore a tre cilindri di grossissima cilindrata (2.000 cc) è sottosopra, cioè ha l’albero motore in alto e i cilindri in basso. La sua realizzazione è affidata a una campagna di crowdfunding
Gioiello di ingegneria
Continua l’avventura della Nembo, la rivoluzionaria moto ideata e sviluppata da Daniele Sabatini secondo schemi assolutamente fuori del comune: il motore a tre cilindri di grossissima cilindrata (2.000 cm3) è sottosopra, cioè ha l’albero motore in alto e i cilindri in basso, ed ha anche funzione di telaio, con soltanto un piccolo traliccio di tubi per infulcrare il cannotto di sterzo e il forcellone che è imperniato direttamente nel carter.
Non è per il gusto di fare qualcosa di strambo, ma perché questo ha permesso di ottenere straordinarie caratteristiche di maneggevolezza (alzare il baricentro serve a quello) ed avere un forcellone molto lungo pur conservando un interesse molto corto.
Sabatini aveva già fatto la Nembo 32 (la sigla sta per “3 cilindri/2 litri”) tipo 1 e Tipo 2 “Iperleggera”, nelle quali il motore aveva una cubatura effettiva di 1814 cm3. Ora arriva la Nembo 32 Tipo 3 “Provocator”. Non un semplice rendering 3D, nonostante le immagini siano state diffuse in quella forma, ma una moto pronta per essere costruita in ogni sua parte.
Il motore e il forcellone in carbonio sono gli stessi dell'Iperleggera (Tipo 2), il resto è nuovo e progettato parametricamente. Il nuovo guscio carrozzeria in carbonio ha anche la funzione di convogliatore del flusso d'aria che alimenta l’airbox (dove sono alloggiati e raffreddati anche i due fari led) e raffredda i due grossi radiatori olio o eventualmente acqua, se si farà; il serbatoio della benzina (14 Lt) e il serbatoio dell'olio (5 Lt) sono integrati nella scocca metallica dell'elemento reggisella e sostengono uno dei tre punti d'attacco delle nuove piastre in alluminio che reggono le pedane e il nuovo impianto di scarico a tre bocche.
Interessante pure la possibilità di collocare a proprio piacimento la batteria per modificare la distribuzione dei pesi. L’interasse è sceso di altri 40 mm ed è così arrivato alla cifra sorprendentemente ridotta di 1.410 mm, il peso è di soli 160 kg a secco.
Il cruscotto è virtuale e viene proiettato sul policarbonato trasparente che permette di sbirciare l’airbox, il fanale è stato sostituito da due proiettori superiori e tre led di posizione protetti dalla tabella forata frontale. Una tabella che richiama la maschera facciale dei gladiatori ai quali spettava iniziare il combattimento, i Provocatores. Perché, sì, la Nembo Tipo 3 è proprio una gran bella provocazione. Se vi piace l’idea di raccoglierla, è in corso la campagna di crowdfunding per sostenere lo sviluppo del progetto.
 
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