KTM 990 DUKE R 2026: più potente e raffinata
La Casa di Mattighofen introduce la versione R della 990 Duke. Il motore sale a 130 CV, arrivano i leveraggi al posteriore e un nuovo cruscotto touch
Non chiamatela media
A Mattighofen il concetto di "accontentarsi" deve essere stato bandito dai dizionari aziendali parecchi anni fa. Se la 990 Duke presentata l'anno scorso sembrava già abbastanza maleducata per le strade di tutti i giorni, la nuova versione R arriva a ribadire che, per gli austriaci, il limite è sempre un po' più in là.
Il bicilindrico parallelo LC8c di 947 cm³ riceve un'iniezione di vitamine: grazie a una mappatura rivista, ora eroga 130 CV (erano 123, che già non erano pochi) e 103 Nm di coppia, con il limitatore spostato a 10.500 giri. Il tutto condito da una livrea bianca e arancio che cita la vecchia 990 Super Duke R del 2011, un tocco nostalgia che non guasta mai per i puristi del marchio. Il peso scende a 190 kg in ordine di marcia: due chili in meno che, su strada, difficilmente sentirete, ma che fanno sempre bella figura sulla scheda tecnica.
Brembo Stylema, what else?
Ciclistica: addio schiena, benvenuta pista
La 990 Duke R monta un nuovo forcellone con link progressivo abbinato a un mono WP Apex (escursione ridotta a 140 mm). Davanti, la forcella cresce: steli da 48 mm (erano 43) e una rigidezza aumentata del 34%. Tradotto dal "tecnichese": la moto non fletterà nemmeno sotto tortura, tutto a vantaggio della precisione in pista. L’assetto è stato alzato di 15 mm, caricando ancora di più il peso sui polsi del pilota e alzando il baricentro. KTM dichiara 3 gradi di angolo di piega in più: un dato fantastico se vi chiamate Brad Binder, forse un po' meno utile se dovete solo districarvi nel traffico della tangenziale, ma tant'è. A fermarla, ca va sans dire, ci pensano pinze Brembo Stylema su dischi da 320 mm. Le gomme di serie sono le Michelin Power Cup 2: praticamente delle slick con qualche intaglio per la pioggia, giusto per non farsi arrestare.
Non solo grosso, il display TFT è anche touch
Un tablet al posto del cruscotto
Davanti agli occhi del pilota troneggia un nuovo display TFT touch da 8,88 pollici. Sì, avete letto bene: quasi 9 pollici di schermo orizzontale, praticamente un iPad Mini incastrato nel cupolino. Serve a gestire mappe, ABS (incluso l'opzione Supermoto+ per chi ama le derapate), e la navigazione, con una modalità "split screen" per non perdersi tra le mille icone. Ovviamente non mancano i nuovi blocchetti al manubrio per navigare nei menu, sperando siano più intuitivi dei precedenti. La moto sarà disponibile da fine novembre. Il prezzo? 14.990 euro. Mancano giusto quei 5 litri di benzina (centesimo più, centesimo meno) per arrivare a 15mila: una cifra importante, che posiziona questa "media" in una fascia di prezzo dove la concorrenza è spietata, ma d'altronde la componentistica premium si paga, e cara.
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