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Immatricolazioni moto 2020: limitati i danni del Covid

A reagire meglio sono state le moto: ne sono state vendute 94.108 con un disavanzo del 4,86%; gli scooter immatricolati invece sono stati 124.518 e questo ha portato l’indice a -6,43% rispetto all’anno passato. In controtendenza il settore delle due ruote elettriche: + 84%
Recupero di fine anno
In un anno duro sotto tutti i punti di vista, le immatricolazioni di moto e scooter sono riuscite a contenere i danni. A conti fatti il 2020 si è chiuso con un significativo recupero dei volumi persi nei mesi del lockdown e con un totale di 218.626 targati nei 12 mesi ha contenuto le perdite in un calo del 5,76% rispetto all’anno precedente, il 2019.. Chiudono in negativo pure i ciclomotori, l’esaurimento delle risorse destinate agli incentivi per gli elettrici ha fermato la loro corsa a 19.746 veicoli venduti con un indicatore complessivo endotermici + elettrici di -3,02%.
Il conteggio totale del 2020 arriva dunque a 238.372 mezzi a due ruote motorizzate venduti, e registra così una flessione complessiva del 5,54%.
In controtendenza – e non c’è da stupirsi – il settore delle due ruote elettriche, che invece va a gonfie vele. I numeri non sono da infarto ma per la prima volta è stato superato il muro dei 10.000 veicoli venduti: complessivamente nel 2020 sono stati 10.843, il che significa un aumento dell’84,5% in confronto con l’anno precedente, il 2019. Scendendo nel dettaglio delle categorie, è stata quella degli scooter a fare la parte del leone con 6088 veicoli immatricolati e un poderoso +268,8%; bene in percentuale ma su numeri limitati anche le moto, 377 vendite e +125,7%, mentre appare meno reattivo il segmento dei ciclomotori elettrici che chiude con 4378 mezzi e un moderato attivo di 8,3%.
 

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