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Il team Maxidrift sbarca in Svizzera: Max Sontacchi ospite della trasmissione di LA2, ‘Sport non Stop’

Il  22 e 23 marzo prenderanno il via i corsi di pilotaggio dedicati a disabili e normodotati organizzati grazie alla collaborazione del team Maxidrift. Il fondatore Maximilian Sontacchi ha espresso grande entusiasmo nonché la volontà di iniziare una proficua collaborazione con l’amico Benoît Thévenaz, ex stella del motocross anch’essa rimasta invalida in seguito ad un incidente
Via ai corsi
“Permettere a tutti coloro che hanno vissuto incidenti come il nostro di poter tornare a correre”. Questo l’obbiettivo condiviso da Maximilian Sontacchi e Benoît Thévenaz, piloti professionisti che, accumunati da un simile destino,  hanno scelto di lottare per restituire la speranza a chi sogna di tornare in pista. Pilota paraplegico fondatore del Maxidrift team, attraverso il progetto “Ri-mettiamoci in pista”, Max s’è dedicato all’organizzazione di specifici corsi di guida in pista dedicati a tutti, normodotati e disabili, grazie anche alla collaborazione del tecnico federale FMI Paolo Marchioni. Per promuovere il progetto, il 27 padovano p stato protagonista domenica pomeriggio di un'apparizione televisiva all'interno di "Sport non stop", trasmissione sportiva condotta da Stefano Ferrando in onda su Rsi La2, seconda rete della TV Svizzera in lingua italiana.
L’evento è stato occasione per Max di anticipare la possibile partecipazione ai corsi di un’ospite d’eccezione, l’ex stella del motocross, divenuto tetraplegico nel luglio 2005 in seguito ad un incidente in BMX, Benoît Thévenaz: “Con Benoît ci siamo conosciuti quasi per caso, grazie al suo coach Andrea Lombardi – spiega Maximilian – Abbiamo scoperto di portare avanti, a distanza, la stessa battaglia. Ovvero: permettere a tutti coloro che hanno vissuto incidenti come il nostro di poter tornare a correre. Presso la pista che Ben gestisce insieme al padre, le Circuit Rogneux Wheels Park, vi è la possibilità di sostenere dei corsi di MX condotti da piloti qualificati, alcuni dei quali di caratura internazionale. Che è un po’ lo stesso progetto che in Italia stiamo portando avanti anche noi, pur non trattandosi di motocross. Quando ci è stato proposto di effettuare una due giorni di preparazione sulla neve tra quad e motoslitta e di assistere agli allenamenti che Ben porta avanti quotidianamente nella sua palestra privata, abbiamo deciso di accettare con piacere, visto che per noi si trattava di una nuova esperienza”.
Il sodalizio tra i due giovani potrebbe portare però a molto di più: la visita in Svizzera ha rappresentato infatti anche la giusta occasione per testare EKSO, l'esoscheletro bionico progettato per la riabilitazione degli arti inferiori: "Ben è uno dei pochi privati a possederne uno. Inizialmente ero un po' scettico - ha spiegato Maximilian -  effettivamente, penso che sia un apparecchio fantastico per fare fisioterapia, riattivare la circolazione, tenersi in allenamento. E' come una palestra intera racchiusa in un unico strumento. Ed è altrettanto vero che, dandoti la possibilità di stare in posizione eretta ed effettuare piccoli passi, muovendo quindi tutti quei muscoli che solitamente non muoviamo, ti fa provare quella micro-sensazione che avevi prima dell’incidente”.
Come lo stesso Maximilian ha dichiarato, al temine del “fantastico weekend”, tra i due è nata, oltre che una forte amicizia, anche la volontà di impegnarsi nel progetto benefico:“Insieme a Ben vorremmo organizzare un piccolo camp per disabili, dove poter provare le moto ma allo stesso tempo prepararsi anche atleticamente. Sono veramente felice - ha poi aggiunto Max riferendosi al primo dei tre appuntamenti in calendario per il 2016 -  di ospitarlo ad uno dei miei corsi, in Italia, il 22-23 marzo: sarà il primo ragazzo tetraplegico a correre in moto”.
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