Furto record di moto: sfondano la concessionaria e prendono Aprilia per 100.000 euro
Colpo notturno a Southampton, in Inghilterra: quattro uomini hanno preso di mira le sportive italiane esposte nel salone Dearden Motorcycles. Telecamere manomesse, porte forzate e fuga su un furgone bianco
Un furto da 90.000 sterline (oltre 100.000 euro) quello avvenuto a Southampton, dove una concessionaria di moto è stata presa di mira da una banda di ladri. Nel mirino, una serie di sportive Aprilia, sottratte in piena notte dal salone Dearden Motorcycles.
Colpo di ferragosto
Il colpo, messo a segno nelle prime ore di giovedì 14 agosto, ha visto entrare in azione quattro uomini che, dopo aver spostato le telecamere esterne per non farsi identificare, hanno forzato le porte esterne e interne fino a riuscire a penetrare nel concessionario. Una volta dentro, si sono diretti senza esitazione verso le moto italiane. “Sono andati dritti sulle Aprilia, quindi sapevano esattamente cosa stavano cercando”, ha raccontato al New Milton Advertiser and Lymington Times la responsabile vendite di Dearden, Julie Bentley. All’interno, i ladri hanno spruzzato vernice sulle telecamere di sorveglianza, senza però riuscire a evitare del tutto che si ottenesse una vaga ripresa. Sempre secondo Bentley, tre dei quattro uomini erano piuttosto robusti, mentre il quarto era notevolmente più magro e a piedi nudi, probabilmente per non lasciare impronte. Tutti indossavano felpe con cappuccio, maschere e passamontagna. In appena dieci minuti, la banda è riuscita a portarsi via moto del valore compreso tra le 12.500 e le 23.000 sterline ciascuna, per un totale vicino alle 90.000 sterline. La fuga è avvenuta a bordo di un furgone bianco a passo lungo e di una Ford Fiesta.
Dopo l’irruzione, lo showroom è stato riaperto ma con alcune limitazioni: demo e test ride cancellati e clienti costretti a restare lontani dalla zona dell’effrazione.
La polizia ha ora lanciato un appello: chiunque abbia visto qualcosa, di persona o tramite dashcam, è invitato a farsi avanti contattando il 111 o, in forma anonima.