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Furto al Louvre: sospettato un ex pilota di moto, leggenda locale di Aubervilliers

Ex pilota STUNT, Abdoulaye è stato arrestato perché sospettato di aver preso parte al furto dei gioielli del Louvre dello scorso ottobre. L’uomo è molto noto nella periferia parigina di Aubervilliers per le sue acrobazie e per aver insegnato ai più giovani a guidare in sicurezza…

Il sospettato

La polizia di Parigi ha arrestato un ex pilota di moto, molto conosciuto nella periferia di Aubervilliers, accusato di aver partecipato al furto dei gioielli del Louvre dello scorso ottobre per un valore stimato dei preziosi pari a circa 88 milioni di euro. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i ladri sarebbero entrati nella Galleria Apollo del museo, rompendo una teca che custodiva alcuni gioielli storici appartenuti alla corona francese per fuggire poi come in una scena da film in sella a moto e scooter. Sul luogo del furto sarebbero stati ritrovati infatti un casco e alcuni attrezzi, ora al vaglio della polizia scientifica per l’individuazione di eventuali tracce di DNA. 

Conosciuto e benvoluto

Tra i sospettati figura Abdoulaye N., conosciuto nel suo quartiere con il soprannome di Doudou Cross Bitume. Appassionato di moto e acrobazie su due ruote, Abdoulaye era in passato diventato una figura popolare nella zona per la sua abilità e per il mottoToujours plus près du bitume  (“sempre più vicino all’asfalto”). Alla fine degli anni Duemila aveva ottenuto una certa notorietà online grazie ai video caricati su YouTube e Dailymotion, in cui si esibiva in acrobazie e corse ad alta velocità tra le strade del centro di Parigi. I filmati avevano totalizzato migliaia di visualizzazioni. Nel quartiere di Aubervilliers era considerato un punto di riferimento: molti lo descrivono come un ragazzo disponibile, solito aiutare i vicini e insegnare ai più giovani a guidare in sicurezza. Nessuno, raccontano, si sarebbe aspettato di vederlo coinvolto in un episodio del genere. Tuttavia, nel casellario giudiziale di Abdoulaye N. risultano quindici reati, tra cui possesso e trasporto di sostanze stupefacenti, guida senza patente, comportamento pericoloso per l’incolumità altrui, omissione di soccorso e resistenza a pubblico ufficiale. Ora si trova in custodia cautelare, accusato di rapina aggravata. Le indagini proseguono per accertare il suo ruolo esatto all’interno del gruppo (si pensa ad un furto commissionato da terzi) e per verificare eventuali collegamenti con altri furti analoghi.

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