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Fiera del Cicloturismo, buona la prima

La rassegna milanese dedicata ai viaggi a pedali è stata presa d’assalto dagli appassionati in cerca di idee per le vacanze e attratti dai molti personaggi di spicco presenti all’evento. Un successo confermato dalla varietà di proposte per esplorare l’Italia e l’Europa al ritmo lento del pedalare
Code interminabili per entrare, espositori con materiale promozionale esaurito nella mattinata della prima giornata e gli incontri della sezione Bikeitalia Talks presi d’assalto. La prima edizione della Fiera del Cicloturismo ha attirato alla Fabbrica del Vapore di Milano oltre 15.000 visitatori nelle giornate del 12 e 13 marzo. Un successo oltre le aspettative degli stessi organizzatori di Bikenomist che sottolinea l’interesse per un settore in forte crescita in tutta Europa, compresa l’Italia. Un paese, il nostro, che prova a colmare il divario di offerta con le nazioni nordiche con l’attivismo degli enti di promozione turistica e dei tour operator specializzati. Un impegno visibile alla rassegna milanese con una moltitudine di proposte per scoprire gli angoli più belli della Penisola, dalla Valtellina fino alla Sicilia, passando per il biellese, il varesotto, il pisano, l’Irpinia o la Basilicata. Luoghi da esplorare seguendo semplici percorsi per famiglie, pedalando veloci su ciclabili e strade secondarie alla guida di gravel o touring o avventurandosi in offroad in sella alle MTB. Una varietà di offerte in grado di soddisfare le esigenze di tutti, compresi i ciclisti che amano organizzare i viaggi in autonomia, ma alla ricerca di tracciati Gpx scaricabili e di informazioni sulle strutture ricettive e luoghi da visitare. Non sono mancate le idee per chi preferisce il relax di un viaggio organizzato o per coloro che amano esplorare il mondo in compagnia di altri appassionati. A proposito di mondo, alla rassegna milanese, c’erano anche le idee per pedalare fuori dalla Penisola, come in Croazia, Spagna, Irlanda o Turchia.

La Via Francigena “elettrificata”
Ad attrarre il pubblico non sono stati soltanto i sogni di evasione a pedali, ma pure la presenza di diversi personaggi di rilievo come il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, protagonista del “taglio del nastro” della prima edizione. Presenza coincisa con qualche promessa, come la conferma del finanziamento del progetto della ciclovia Bergamo-Brescia o le novità con la “scossa” per la Via Francigena. “Il turismo”, ha affermato Garavaglia, “ha bisogno di organizzazione e come Governo stiamo cercando di favorire questa organizzazione, al fianco degli operatori. C’è una grande domanda di turismo all’aria aperta: fenomeno iniziato prima del Covid. E c’è anche una grande domanda per i percorsi, i Cammini. Per questo, come ministero del Turismo abbiamo fatto un accordo con Enel e Snam per fornire colonnine di ricarica lungo la Via Francigena per chi usa le e-bike”. Un’esigenza resa necessaria anche da fattori esterni: “con il gasolio a due euro al litro”, ha sottolineato i Ministro, “qualche domanda sulla bicicletta dobbiamo pur farcela”.

Una Fiera con molti protagonisti
Tra i protagonisti della Fiera sono da citare anche Gianni Bugno, due volte campione del mondo di ciclismo su strada e vincitore di un Giro d’Italia, che ha raccontato le academy per scoprire la Gran Canaria, e Marco Aurelio Fontana, campione del mondo di MTB e promotore delle attrattive del biellese. Molto ammirata è stata Paola Gianotti, detentrice di 4 Guinness World Record, e giunta a Milano da Stoccolma in bicicletta per un progetto ambientale, il 2022x2022 che si prefigge di piantare 2022 alberi lungo il percorso effettuato. Tra i numerosi incontri ricordiamo anche quelli di Silvia Malaguti di Fiab con consigli su come viaggiare con i bambini e di Sergio Borroni intervenuto a chiarire che età e disabilità non sono limiti per rinnegare il cicloturismo. “Siamo molti soddisfatti di questa prima edizione”, ha dichiarato Paolo Pinzuti di Bikenomist, “perché testimonia che il cicloturismo non è più un fenomeno di nicchia, ma una realtà consolidata in costante crescita. È un segmento che porta ricchezza economica nelle aree interne dei territori, quelle tradizionalmente meno popolate e dimenticate dai grandi flussi turistici. Servono maggiori investimenti pubblici verso il turismo a basso impatto energetico”.
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