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Elettra, l’enduro elettrica che parla italiano

Progettato da Attilio Cantoni, questo prototipo di enduro elettrica, oggetto di test da un anno e mezzo, è stata allestita sul telaio di una Honda CRF 250 X del 2004, la spinge un motore elettrico con una potenza massima di 30 CV e una coppia di 65 Nm
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Green Planet
Silenziosa e pulita
Con le difficoltà che sta incontrando l’enduro, è difficile non immaginare che il futuro della disciplina sarà elettrico e verde. Zero emissioni e nessun rumore fastidioso che inquini la pace dei nostri boschi: l’enduro elettrico è certamente destinato ad avere un futuro. La Elettra al momento è un prototipo che ha percorso in un anno e mezzo, circa 6mila km: l’ha progettata Attilio Cantoni, partendo dal telaio di una Honda CRF 250 X del 2004, e togliendo tutto quanto odorava di benzina e gas di scarico. Quindi addio al motore a scoppio e all’impianto di scarico, e porte aperte a un motore elettrico con potenza programmabile fino a 30 CV con una coppia, anch’essa programmabile (attraverso un comune pc), di 65 Nm. Con il motore elettrico sono arrivate anche le capienti batterie che lo alimentano, con una capacità di 6,090 KW/h, prodotte da un altro italiano, la Duebi di Andrea Buzzi. L’erogazione del motore è… elettrica: da chiuso ad aperto è questione di un attimo e, visto che non c’è il cambio, è necessario prenderci la mano prima di poter sfruttare a fondo le potenzialità della Elettra: a ogni modo la velocità bassa (a seconda del rapporto usato, da 80 a 120 km/h) e l’erogazione continua aiutano soprattutto chi muove i primi passi nel mondo dell’enduro. Altri aspetti positivi sono la disponibilità di due mappe selezionabili durante la guida, e la possibilità di personalizzare l'acceleratore con curve di risposta disegnabili a piacere. Tra gli aspetti negativi ci sono il peso di 113 kg in "ordine di marcia" e la durata delle batterie, che consentono di percorrere 120 km, che scendono a 80 km in gara.

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