Forse arriverà a EICMA 2013
Dopo tutte le indiscrezioni filtrate in questi mesi, ecco apparire
la prima foto rubata di quella che sembra essere
la nuova Ducati Scrambler. Nello scatto pubblicato dal sito iamabiker.com si può notare la
silhouette "slim" caratterizzata dal serbatoio dalla forma allungata e la sella piatta, contrapposti a un
avantreno quasi da sportiva. Davanti, il fanale (ma non è affatto detto che sia quello definitivo) ricorda per certi versi le forme di quello della Streetfighter, mentre forcella e pinze radiali sembrano essere state “rubate” alla gamma Monster. Tutto
nuovo il design del forcellone che sfoggia un'inedit forma a banana. A “svelare” l'anima vintage del modello ci sono gli
specchietti tondi e cromati e un accenno di mini-parafango rialzato all'anteriore. Altro mistero tutto da svelare riguarda le ruote: dalla foto la ruota davanti sembra a raggi mentre dietro è evidente la presenza di una più “moderna” ruota a razze... Anche riguardo il motore si sa ancora poco: secondo le voci più insistenti il “candidato ideale” dovrebbe essere il
bicilindrico raffreddato ad aria già montato sulla Monster 796, unità con cavalleria sufficiente per garantire prestazioni più che brillanti e dalla foto in effetti sembra che il prototipo monti questa unità. Notizie meno confortanti invece, alla voce “listino”: se le prime indiscrezioni parlavano per la Scrambler un prezzo d'attacco intorno ai 7-8.000 euro (si pensava infatti a una possibile produzione negli stabilimenti Ducati in Tailandia), ora sembra che questa sramblerina, come del resto tutta la gamma Ducati, sarà
proposta come “prodotto premium”. La foto in effetti, svela particolari di pregio come le pinze ad attacco radiale e il forcellone in alluminio, dettagli che, uniti a ABS e freni Brembo,
potrebbero far “schizzare il prezzo” almeno fino a 9.000 euro... Nella foto in alto una possibile e interessante interpretazione della Ducati Scrambler realizzata dal designer Oberdan Bezzi. Per scoprire l'originale invece, non ci resta che aspettare EICMA 2013, qui sotto lo scatto rubato.
