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Desert Queen: la moto madre della Parigi Dakar e miracolosamente ritrovata

La Yamaha XT500 con cui l'inventore della Parigi-Dakar si perse nel deserto sarà visibile a EICMA all'interno dell'area interattiva dedicata ai mezzi che hanno reso leggendario il raid africano

A poco meno di due mesi dalla 48esima edizione della Dakar, il più famoso rally al mondo sbarca a Milano, scegliendo Eicma come palcoscenico per ospitare una mostra dedicata alle Desert Queens, le regine del deserto. Il percorso espositivo è dedicato alle moto e alle persone che hanno scritto la storia della leggendaria competizione.

L'annuncio è arrivato direttamente dal salone e dall'Aso, organizzatore della Dakar e partner ufficiale dell'iniziativa. La mostra sarà un tributo agli oltre quarant'anni di storia della Dakar, che gli organizzatori racconteranno attraverso l'esposizione di più di trenta moto, memorabilia, foto e video. Ospitato nell'area esterna MotoLive di Eicma, offrirà al pubblico anche experience interattive, come l'incontro diretto con i piloti e gli approfondimenti divulgativi su navigazione, sicurezza e l'evoluzione dell'equipaggiamento tecnico.

Una moto speciale

Tra le tante moto presenti, una su tutte svetta e non potrebbe essere altrimenti: stiamo parlando della Yamaha XT500 di Thierry Sabine, il mezzo a cui dobbiamo l'esistenza della stessa Dakar. Infatti, se il francese non si fosse perso durante il Rallye Côte-Côte, non gli sarebbe venuta probabilmente l'idea di organizzare una sua gara attraverso il continente.

Era il 1977 e durante il raid che da Abidjan, in Costa d’Avorio, avrebbe dovuto portare i concorrenti fino a Nizza, in Costa Azzurra, Sabine si perse, cadde e ruppe la bussola. Per tre giorni quel ragazzo francese di buona famiglia vagò senza acqua né provviste per il deserto, fino a quando non venne recuperato da Jean-Michel Sinet, un pilota di aerei che provvidenzialmente lo avvistò.

Una incredibile coincidenza

Per uno strano scherzo del destino, la Yamaha XT di Sabine rimase nel deserto fino al 1986 quando, durante le ricognizioni del rally, viene incredibilmente ritrovata. Ma fu proprio in quell'anno, il giorno 14 gennaio, che Thierry cadde con l'elicottero, morendo sul colpo. Il deserto dà e il deserto toglie.

La moto, una XT500 sigla 1E6, venne regalata dal padre, Gilbert, a Cyril Neveu, vincitore dell'edizione di quell'anno. Tra l'altro Neveu era stato il primo pilota a vincere la Parigi-Dakar nella edizione inaugurale del 1979, in sella proprio a una Yamaha XT500. È impossibile negare che la Dakar sia uno scrigno di incredibili storie: alcune dolorosissime, altre molto più allegre, ma tutte legate dall'irresistibile richiamo dell'Africa.

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