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Dakar 2022: aperta un’indagine dell’anti-terrorismo dopo un attentato a Jeddah

L’atmosfera della quarantaquattresima edizione della Dakar è stata turbata dall’esplosione di un’auto in cui è rimasto ferito il pilota francese Philippe Boutron. Sulla vicenda indaga la Procura, e Jean-Yves Le Drian, ministro degli Esteri francese, non esclude di interrompere la gara
Allarme attentato
Le cronache agonistiche della Dakar 2022 si stanno alternando a un altro tipo di vicende. Dall'Arabia Saudita, dove si sta svolgendo il rally per il terzo anno consecutivo, in questi giorni sono giunte notizie che hanno messo in allarme le autorità francesi e arabe.
Poco prima della partenza avvenuta il 1º gennaio, infatti, un’esplosione ha turbato il clima di festa portando tensione. È stata proprio l'organizzazione a emettere un allarme di sicurezza per i 3.500 presenti al bivacco in seguito a un incidente avvenuto il 29 dicembre all'Hotel Donatello di Jeddah, dove è esplosa una vettura.
Si trattava di un veicolo di assistenza del team Sodicart Racing, che è esploso. Delle sei persone a bordo, cinque sono risultate illese, mentre è rimasto ferito in modo serio Philippe Boutron, che ha riportato gravi lesioni alle gambe ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico d'urgenza e, in seguito, aviotrasportato in un ospedale di Parigi dove è stato messo in coma farmacologico.
Presidente della squadra di calcio francese US Orléans che milita in Liga 2, Boutron avrebbe dovuto correre la gara su un buggy insieme con Mayeul Barbet e la Dakar 2022 sarebbe stata la sua nona partecipazione al rally.
In seguito all'accaduto, l’organizzazione ha rafforzato le misure di sicurezza estendendole all'intero percorso, agli alberghi e ai bivacchi.
La Procura nazionale francese antiterrorismo ha aperto un’inchiesta sulle cause dell’esplosione, parlando di “tentato omicidio in seguito a un episodio di matrice terroristica”.
Che la faccenda non sia da sottovalutare lo si evince anche dalle affermazioni del ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, che non esclude la possibilità di interrompere la gara, in quanto nel territorio saudita sono già avvenuti episodi di terrorismo contro i francesi.
Nonostante l’allarme, il direttore della Dakar David Castera ha affermato di voler portare a termine la quarantaquattresima edizione del rally, perché la sicurezza è stata rafforzata pesantemente. Castera ha aggiunto che ancora non è stato chiarito cosa sia successo esattamente lo scorso 30 dicembre e, nonostante l’atmosfera ne abbia risentito e sia grande la preoccupazione per Philippe Boutron – che nel frattempo è uscito dal coma farmacologico – farà in modo che lo sport abbia la precedenza su tutto il resto.
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